Elmas sui primi mesi al Torino: "Voglio tornare al top e vedere i tifosi contenti"

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Dopo una parentesi piuttosto complessa in Germania con la maglia del Red Bul Lipsia, a gennaio Eljif Elmas è tornato in Italia e sta tornando a mostrare tutte le sue qualità. Il classe 1999 ha deciso infatti di abbracciare la proposta del Torino, che lo ha prelevato in prestito con diritto di riscatto: il macedone è subito diventato un elemento centrale nel gioco del tecnico Paolo Vanoli, che sta puntando molto su di lui e sulle sue doti calcistiche.

Intervistato ai microfoni di Sky Sport, Elmas ha parlato di questi primi mesi in maglia granata, sul recupero della condizione e sugli obiettivi in breve termine con la maglia del club piemontese. Di seguito le parole di Elmas nel corso dell'intervista.

OBIETTIVO - “Sono arrivato da poco e non giocavo da oltre un anno. Mi sto allenando tanto e sto giocando con continuità, era importante per me. Ho un obiettivo personale preciso: voglio tornare al top, cercando di vincerle tutte da qui alla fine. Voglio vedere i tifosi del Toro contenti del nostro lavoro, che capiscano che ogni giorno cerchiamo di dare il massimo per arrivare al risultato”.

RITORNO IN ITALIA DOPO LE DIFFICOLTÀ - “Quando sono andato in Germania è stato un po’ difficile: si vive in maniera diversa, non c’è il calore che c’è in Italia. A Torino invece l’ho proprio rivisto, quel calore: quando esci, i tifosi ti dimostrano tanto affetto. Questa è la grande differenza che ho notato e per questo sono contento di essere qui. La città è bellissima, le strutture sono bellissime. Si sta davvero alla grande”.

MIGLIORARE SEMPRE - È importante creare quella mentalità vincente che avevo a Napoli e che voglio avere anche qui. Non devi guardare chi c’è avanti o dietro, non c’è niente di facile da qui alla fine: hai la Lazio, ma anche il Verona; hai l’Inter, il Napoli… Dobbiamo cercare di lavorare sulle ambizioni e sul carattere, perché ci può aiutare per il futuro”.

VANOLI - “Sto provando a capire tutto quello che mi chiede di fare. C’è stato subito un bel rapporto, proprio dall’inizio, e di questo sono felice. Il suo primo obiettivo (e anche il mio) era quello di ritrovare la giusta condizione: sto facendo quello che mi dice, che serve a me ma anche alla squadra. Non si fa mai nulla da soli, si gioca in 11”.

SPLENDIDO IMPATTO - “Dopo il gol di Bologna mi hanno fatto i complimenti. Prima delle partita, qualcuno mi aveva pure detto che avrei segnato… È stato bellissimo per me. Però ora devo continuare...”