ESCLUSIVA AG. MCJANNET - Il Lecce Primavera è uno dei progetti giovanili più solidi e più redditizi delle stagioni recenti del calcio giovanile italiano, culminato con la vittoria della Serie A Primavera nella stagione 2022/23. Durante quell'annata gloriosa sotto la gestione di mister Coppitelli, la società salentina ha effettuato un acquisto in entrata rivelatosi molto valido, ossia Ed McJannet dal Luton Town, colpo mirato e attenzionato dal lavoro diligente di Pantaleo Corvino. Se i primi mesi sono stati di ambientamento, laureandosi comunque Campione d'Italia Primavera, il ragazzo irlandese è esploso nel corso della stagione 23/24, diventando titolare stabile e ottenendo 6 gol e 7 assist in 33 presenze stagionali nel campionato Primavera 1, che di certo non sono passate inosservate.
Infatti, mister Luca Gotti ha deciso di convocare e valutare attentamente l'operato del giocatore classe ‘04 nel corso del ritiro austriaco. Sono stati giorni molto importanti per il calciatore, che ha disputato spezzoni delle amichevoli contro il Weder Brema e contro il Monopoli, oltre a essere aggregato ai convocati dell’impegno di Coppa Italia contro il Mantova. Dunque, aleggia aria di debutto per il nativo di St. Albans, capace di ricoprire sia il ruolo prediletto di centrocampista centrale, ma può anche essere impiegato come trequartista o mediano. In tutto questo contesto da sogno, però, non è da sottovalutare la sua situazione contrattuale, visto che la sua partnership con i giallorossi scadrà a giugno 2025.
Pertanto, la redazione di Numero Diez ha consultato in ESCLUSIVA il suo agente, Dan Fletcher, per discutere delle ambizioni e del futuro del giocatore leccese. Di seguito riportate le sue dichiarazioni ai nostri microfoni.
LE DICHIARAZIONI IN ESCLUSIVA DELL'AGENTE DI MCJANNETT
Che tipo è McJannet, sia come calciatore che come ragazzo?
"McJannet è un mancino che si adatta a diverse dinamche. È altamente energico, un centrocampista box to box, più offensivo che difensivo. Ha un buon fiuto per il gol, ha segnato qualche gol con il Lecce Primavera. Il suo livello di dedizione è sempre molto alto, correrebbe tutto il giorno. Il Lecce lo vede come una mezz'ala o un trequartista, piuttosto che come un centrocampista centrale, ma per me la migliore soluzione è farlo giocare da tuttocampista. Quando era al Luton, è diventato il giocatore professionista più giovane di sempre. In Inghilterra puoi firmare un contratto da professionista a 17 anni e il Luton lo ha fatto il giorno del suo compleanno. Ciò dimostra che era altamente considerato lì. Poi il percorso è stato compromesso dalle promozioni del club dalla Legue One alla Premier League nel giro di 4 stagioni. Se il club fosse ancora nelle categorie minori, Ed McJannett sarebbe probabilmente ancora lì, sarebbe esploso in prima squadra. L'acquisto di giocatori formati piuttosto che provenienti dal settore giovanile ha compromesso la progressione di McJannett”.
“Come ragazzo, ha un bellissimo atteggiamento: è il giovane più professionale con il quale abbia mai avuto a che fare. Nulla lo scalfisce: a 18 anni ha dovuto prendere una decisione importante come trasferirsi in Italia, la sera prima della chiusura del mercato. Non è certamente stata una situazione in cui hai possibilità di riflettere per un paio di settimane, a lui è successo tutto in 24 ore. Tornato a casa dagli allenamenti, sua madre gli ha chiesto quale fosse il programma per la settimana e lui le ha annunciato <<Domani mi trasferisco in Italia>>. Wow, cosa?? Sei diciottenne e scegli con talmente tanta facilità. McJannet è uscito dalla propria comfort zone, sta imparando l'italiano e ora è indipendente… ama tutto questo. Si tratta di ragazzo professionale: dorme bene, mangia bene, si allena bene… ecco perché il Lecce crede sia il prossimo a sfondare nel mondo del calcio. Corvino ha fatto molti commenti positivi su di lui e sul suo pre-campionato, paragonandolo a Dorgu e Berisha” .
Nel 2022/23 avete deciso di fare un passo importante, trasferendovi dal Luton Town, nella comfort zone inglese, a un ambiente sconosciuto come il Lecce, in Italia. Come mai il motivo di questa scelta?
“Il piano era quello di lasciare il Luton Town in prestito per fare esperienza in League Two (c'era la possibilità del Doncaster, ma anche qualche altro club lo seguiva). Erano rimasti solo 6 mesi che lo legavano contrattualmente al club, dicevano di volerlo tenere ma non erano arrivate proposte di rinnovo. In quel momento sono entrato in contatto con intermediari italiani e ho saputo che il Lecce era molto interessato a lui. Un prestito non sarebbe stato sensato, loro avevano un piano per McJannet e hanno fatto molti sforzi: ci siamo fidati ed è stato un Deadline Day pazzo, tra voli ritardati e scali in aereo. Perché il Lecce? Devi scegliere il club che ti vuole veramente: credo che il Luton non abbia mai pensato che potesse andare via, mentre il Lecce ha dimostrato di volerlo seriamente e abbiamo accettato l'offerta. La proposta era di di due anni e mezzo di contratto con opzione di rinnovo biennale: potenzialmente 4 stagioni e mezzo. Tuttavia, c'è un po' di frustrazione perché non ha ancora esordito e il Lecce rifiuta ogni prestito. Ci fidiamo di loro, anche se in Italia con 15 giocatori in panchina le possibilità di subentrare sono minori (in Inghilterra ci sono più possibilità di subentrare con 7 panchinari)".
Quanto ha influito Pantaleo Corvino sul suo arrivo in Italia? Come si è sviluppata la trattativa?
“Dopo essere arrivati a Milano e aver deciso velocemente, abbiamo avuto un'altra conversazione. Corvino era coinvolto nel trasferimento così come Fabio Peluso, membro dell'academy con cui parlavamo in inglese. Corvino aveva un piano, siamo stati lì un'ora affinché si finalizzasse la trattativa e potessimo firmare. Tutti volevano che l'operazione si chiudesse presto. Il Lecce si prese cura di noi: hotel, accompagnamento, aereo, ristoranti… Da qui si capisce che il club fa sul serio e punta molto sull'operazione. Non fu un acquisto costo, ma si sono sforzati molto per noi”.
McJannet si è integrato alla grande a Lecce, avendo un ottimo rendimento in Primavera e facendosi notare nel ritiro estivo con la prima squadra di mister Gotti. Credi che l'esordio in Serie A sia vicino?
“Il Lecce ha molti centrocampisti e ne ha comprati di nuovi, ma dobbiamo crederci. Nonostante concreti interessamenti per il suo prestito, il club crede in lui e ha deciso di tenerlo. Speriamo che il debutto arrivi presto. Ed McJannet sta lavorando duramente, è concentrato e sta combattendo per esordire. Spero accada presto, è questione di casualità e fortuna. Sicuramente esordire in Serie A a 20 anni sarebbe fantastico, ma non voglio che sia rimasto per giocare qualche minuto piuttosto che andare in prestito e trovare spazio. Hanno un piano, mi fido di loro.. finora tutto quel che hanno detto è accaduto: era in panchina in Coppa Italia e ha scelto il numero 27".
Il contratto di McJannet scadrà il prossimo giugno, nel 2025. Vorreste proseguire il percorso di crescita a Lecce? State già discutendo di un ipotetico rinnovo?
“Al momento ogni possibilità è aperta. Stiamo aspettando perché se non inizia a giocare in prima squadra entro gennaio, sarà necessario trovare una soluzione e andare altrove per trovare minutaggio. Ci sono state conversazioni con club Italiani in queste settimane, ma anche club di League Two inglese o della massima serie irlandese. Anche mister Coppitelli lo voleva all'Osijek, dandogli l'opportunità di giocare su palcoscenici internazionali, ma era solo un interessamento. Il Lecce ha rifiutato ogni proposta, rispettiamo la loro scelta e vediamo che succederà: se verrà impiegato, resterà. Credo che ci saranno le prime offerte per il rinnovo prima del nuovo anno, ma attendiamo. Dobbiamo fidarci del processo: al momento va secondo quanto programmato”.
Ha una squadra del cuore dove sogna di giocare?
“Amerebbe tornare al Luton per giocare la Premier League. Se dovesse tornare in Inghilterra, sceglierebbe il Luton piuttosto che le big, perché è il suo club e sente di non aver chiuso il proprio ciclo lì: è arrivato quando aveva 8 anni per poi lasciare 10 anni dopo”.
McJannet è inglese di nascita, ma ha scelto di rappresentare l'Irlanda a livello giovanile. In caso di chiamata dalla prima squadra irlandese, continuerà con loro o aspetterà il sogno Inghilterra?
“Suo padre è scozzese, sua mamma irlandese e lui è nato in Inghilterra. Era difficile trovare spazio nelle giovanili dell'Inghilterra, così ho parlato con i rappresentanti di Scozia e Irlanda per informarli sulla possibilità di unirsi a loro. Ovviamente il suo cognome è molto scozzese. La Scozia, però, ci ha messo davvero troppo a svolgere ogni perazione. La settimana successiva ci sarebbe stato il raduno dell'Irlanda e, ho parlato con il team manager, sebbene non lo avesse mai visto giocare. Nel giro di un mese era diventato capitano dell'Irlanda U18. Ora non è stato convocato perché tutti i centrocampisti sono professionisti, mentre lui è ancora in Primavera e stanno osservando: quando esordirà tornerà ad essere convocato. Ed è molto leale e, sebbene sia nato in Inghilterra, si sente definitivamente irlandese. Non è come nel caso di Grealish o Rice, che poi hanno scelto di rappresentare l'Inghilterra. La sua priorità è raggiungere la prima squadra dell'Irlanda".