La scalata che ha compiuto tra le fila delle Juventus è quella che ogni aspirante calciatore sogna di portare a termine con la maglia del proprio club. In bianconero dall'età di otto anni, Nicolò Savona è diventato a pieno ritmo uno degli uomini della difesa di Thiago Motta, stupendo tutti a soli 21 anni. Dopo tutta la trafila delle giovanili della Juventus e due stagioni più che positive in Serie C con la Next Gen, Savona è stato dapprima visionato in ritiro pre-campionato, per poi essere ufficialmente promosso in Prima Squadra. D'altronde, uno degli grandi obiettivi del ragazzo, come rivelato da lui stesso solo qualche mese fa ai nostri microfoni: “A inizio stagione il mio obiettivo era realizzato almeno 5 assist ed esordire in prima squadra, che sogno fin da piccolo".
A suggellare il definitivo salto di categoria, il rinnovo di contratto firmato lo scorso 8 agosto, con validità fino al 2029. La scelta del mister è stata ripagata e, dopo essere subentrato in Juventus-Como, prima giornata di Serie A, quella contro l'Hellas Verona è stata la partita della consacrazione: esordio da titolare e gol. Sulla scia del tecnico italo-brasiliano, anche Carmine Nunziata, commissario tecnico dell'Italia Under-21, ha dato fiducia al difensore nativo di Aosta, convocandolo per la sfide con San Marino e Norvegia.
Per conoscerlo meglio sia dentro che fuori dal rettangolo di gioco, abbiamo intervistato in esclusiva Michele Puglisi, agente di Nicolò Savona.
ESCLUSIVA - PARLA MICHELE PUGLISI, AGENTE DI NICOLÒ SAVONA
PERIODO - “È sicuramente banale dirlo, ma è un ottimo periodo per lui. È molto contento lui e lo siamo anche noi ovviamente. Per quanto riguarda la sua reazione, è sereno, con i piedi ben stabili a terra, pensa a lavorare e a fare cose fatte bene. Sotto questo aspetto è cambiato poco”.
ATTEGGIAMENTO FUORI E DENTRO IL CAMPO - “Fuori dal campo è un ragazzo per bene: a posto, educato e un lavoratore. È un ragazzo che studia e che si tiene occupato anche extra-calcio. Fino a oggi sono molto contento del suo percorso anche fuori dal contesto calcistico, mi ha sempre dimostrato di essere un ragazzo per bene. Dentro il campo sono altrettanto contento: è un giocatore che è sempre cresciuto negli anni da quando lavoriamo insieme, che si dà un gran da fare e che si impegna molto. Anche quando c'è una difficoltà, non molla ma continua a lavorare: è l'unico modo che conosco che fa sì che un calciatore raggiunga i propri obiettivi”.
ASPETTATIVE - “Se mi aspettavo un inizio del genere in Prima Squadra? Mi aspettavo che Nicolò fosse un giocatore apprezzato dal club e dall'allenatore. Su questo la dirigenza era stata chiara sin da subito, quindi me l'aspettavo. Dire che avrebbe fatto un esordio la prima giornata, una partita da titolare facendo gol alla seconda e un'ulteriore terza partita in casa da titolare, probabilmente non me lo sarei aspettato: non per non credere nel ragazzo, ma perché onestamente ha ‘bruciato le tappe’ sotto questo punto di vista. Però ben venga: c'è stata l'occasione e si è fatto trovare pronto. È stato bravo il mister, lo è stato Nicolò a cogliere l'occasione ed è successo”.
GOL CONTRO L'HELLAS VERONA - “Emozioni durante il gol? Ricordo una grande emozione, perché comunque già qualche minuto prima era successo qualcosa di interessante. Ero allo stadio con Matthias Veneroso, un mio collaboratore, e ci siamo guardati per capire se fosse fuorigioco o meno. Poi, però, c'è da dire che stava facendo una buona gara. Quando poi ha fatto gol, siamo stati molto contenti perché stava facendo una buona partita e perché fare il primo gol in Serie A, con la maglia della Juventus, ha dato emozione a tutti noi”.
ESPERIENZA IN SERIE C - “Per Nicolò il percorso in Next Gen è stato molto importante. Fare 2 anni in Serie C è stato il percorso di crescita migliore perché, subito dopo la Primavera, ha alzato il livello sotto l'aspetto agonistico, sempre nella Juventus: una società attenta ai suoi ragazzi, che lo ha fatto crescere in un certo modo. Quindi quest'esperienza gli è servita sicuramente tanto, gli ha dato tanto ed è stato un positivo come percorso”.
INTERESSE DEL FROSINONE - Contatti con il Frosinone? Non ci sono stati sul rush finale del mercato, con il direttore Angelozzi ci siamo parlati anche molto prima. Lui è un direttore che è sempre molto lungimirante e attento, quindi l'idea eventuale di portare Nicolò al Frosinone l'ha avuta sin da subito. Sapevamo che fosse apprezzato da loro, come da altri club. Tutte le squadre interessate, però, conoscevano il nostro punto di vista, ma anche quello della Juventus. Era tutto molto chiaro sul fatto che Nicolò non si sarebbe mosso al 99%. Non c'è stato da dover decidere qualcosa in merito al suo futuro, è stato tutto molto naturale".
CONVOCAZIONE IN NAZIONALE UNDER 21 - “Futuro in Nazionale? Ad oggi mi limito a essere contento per questa grande convocazione in under-21, che penso sia stata meritata. Di questo siamo molto contenti sia noi che Nicolò. Spalletti è un un allenatore importante, che ha dimostrato di essere molto attento al percorso dei giovani. Sarà sicuramente al corrente di tutto ciò che sta facendo Savona e, se lo riterrà opportuno, farà quello che pensa sia più giusto per lui, non solo nel immediato ma anche nel futuro. Non bisogna porsi dei limiti, perché oggi il recente passato ci insegna di non doverlo fare, ma allo stesso tempo bisogna essere molto realisti e godersi i momenti. Oggi Nicolò è stato convocato in under-21, ha fatto questa esperienza molto positiva, è contento e va avanti così”.