ESCLUSIVA – Golinucci: “Gol alla Danimarca? Ancora non riesco a comprendere cosa è successo”

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ESCLUSIVA GOLINUCCI – La Nazionale di San Marino ricopre l’ultimo posto nel ranking FIFA e, proprio per questo, le emozioni provate da calciatori e tifosi per un gol sono amplificate al massimo. La storia di Alessandro Golinucci parte proprio da qui: dalle emozioni. “Mi contatti dopo le 17”, perché fino a quell’ora lavora in un’azienda che produce spazzoloni per autolavaggi. Golinucci, dopo il lavoro, si allena con la Virtus Acquaviva (squadra del campionato sammarinese) tre volte a settimana. Un ragazzo umile e disponibile, che ha vissuto una notte da eroe.

Martedì 17 ottobre, però, dopo la giornata lavorativa, ha risposto alla chiamata della Nazionale, giocando anche con la fascia da capitano al braccio. Contro la Danimarca, inoltre, è entrato a far parte della cerchia dei 21 giocatori in grado di segnare con la maglia di San Marino. Per raccontare le sensazioni e aneddoti sulla sua carriera ha parlato in esclusiva a Numero Diez.

ESCLUSIVA GOLINUCCI: LE EMOZIONI DEL GOL

TEMPO PER METABOLIZZARE – Ancora non riesco a comprendere bene cosa è successo, pensavo in qualche ora di riuscire a farlo, al massimo il giorno seguente ma ancora posso confermare che ci vorrà del tempo per metabolizzare il tutto. In questo momento sono sommerso da tanto affetto intorno a me e voglio godermelo al 100%”. 

Al 61′ della gara casalinga contro la Danimarca, c’è un corner per San Marino: Golinucci sfrutta una mischia per trovare la rete e pareggiare quella di Hojlund. Delirio allo Stadio San Marino, a simboleggiare il valore di una rete segnata, per di più quella del pareggio.

GIOCARE IN STADI CON DECINE DI MIGLIAIA DI TIFOSI – “Sono sensazioni difficili da spiegare, ti viene la pelle d’oca quando tutto lo stadio canta l’inno oppure incita la propria nazionale mentre gioca. Sono emozioni talmente tanto forti che non ci abitueremo mai a viverle. Quando giochiamo di fronte a tanta gente, appena l’arbitro fischia, ci dimentichiamo di quello che c’è intorno a noi e rimaniamo concentrati sulla partita (è una nostra forza) anche se poi comunicare con il proprio compagno diventa praticamente impossibile per via del rumore assordante”.

SULL’IMPORTANZA DELLA NATIONS LEAGUE PER SAN MARINO – “Per noi la Nations League è come giocare un coppa del mondo, abbiamo la possibilità di poter affrontare squadre di livello simile al nostro e per questo anche solo l’idea di poter portare a casa un risultato è come alzare la coppa. Per ora siamo riusciti a strappare solo dei pareggi ma sono sicuro che nel breve ci toglieremo delle belle soddisfazioni“.

PASSARE DAL LAVORO ALLA NAZIONALE – “Questa secondo me è la differenza principale tra San Marino e tutte le altre Nazionali. Quando la settimana prima guardi i giocatori in TV nelle rispettive squadre e tutto d’un tratto ti ritrovi in campo con loro a combattere. Per noi sono emozioni forti e siamo grati di poterle vivere, ma quanto scendiamo in campo lo facciamo per i colori del nostro paese“.

MAGLIE SCAMBIATE – “Ho tante maglie nel mio armadio. Quella che preferisco è sicuramente quella di Reece James (Chelsea), perché sono anche un tifoso dei blues!”.