ESCLUSIVA - L'ex Lazio Wallace: "Avremmo potuto vincere più titoli, considererei offerte dall'Italia"

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ESCLUSIVA WALLACE - Sotto la gestione di mister Simone Inzaghi, attualmente tecnico dell'Inter, la Lazio ha compiuto il salto di qualità definitivo per consacrarsi tra i migliori club del calcio italiano. Dalla sponda biancoceleste di Roma sono passati moltissimi giocatori con palmarès ed esperienza importanti, che hanno lasciato il segno nella storia della Serie A: da Milinkovic-Savic a Felipe Anderson, senza dimenticare l'iconico Ciro Immobile.

Tra gli elementi di quella rosa presenziava anche Wallace Fortuna, reduce da una grande avventura al Monaco di un giovanissimo Mbappé e arrivato dal Braga per 8 milioni di euro. In seguito alla sua esperienza biancoceleste, la carriera di Wallace è proseguita presso i turchi del Malatyaspor, i cinesi del Wuhan Three Towns (città nota per aver “dato origine” alla pandemia da COVID) e gli arabi dell'Ittihad Kalba. A oggi, reduce da un grave infortunio, il classe '94 è svincolato ma sta valutando varie opportunità per tornare a giocare.

Il 30enne si è aperto nel corso di un'intervista ESCLUSIVA ai microfoni della redazione di Numero Diez, trattando tanti punti della sua carriera e svelando alla nostra redazione i suoi rapporti con varie personalità incrociate in questi anni. Il difensore centrale si è anche sbilanciato sul suo futuro: quale sarà la sua prossima avventura? Di seguito riportate le sue parole.

L'INTERVISTA ESCLUSIVA A WALLACE

ESCLUSIVA WALLACE: IL FUTURO

A 30 anni, sei ancora svincolato dopo le tue ultime esperienze in Turchia, Cina ed Emirati Arabi Uniti. Hai un desiderio in particolare per il futuro? Ci sono state offerte? Al momento quali sono le tue condizioni fisiche e mentali?

“Prima di tornare voglio essere al 100% e poi riflettere sulla prossima stagione. Stavo vivendo una buona annata con l'Ittihad Kalba negli Emirati Arabi Uniti ma sono stato abbastanza sfortunato nel rimediare un infortunio al ginocchio. Sono passati 7 mesi da quando ho ricevuto un intervento chirurgico dal dottor Runco, uno dei migliori medici in Brasile. Il mio recupero sta procedendo bene! Mi sento sempre meglio giorno dopo giorno. Il prossimo mese sarò autorizzato a tornare a giocare. Sono stato contattato da club in Turchia, negli Emirati Arabi Uniti e Giappone tra le varie offerte. Lascio tutto nelle mani dei miei agenti, sono concentrato sulla mia riabilitazione.”.

Ti piacerebbe tornare in Italia? Ti uniresti mai ad altre squadre italiane, sebbene ciò significherebbe giocare contro la Lazio?

“Ho affetto speciale per la Lazio. Ma sono un professionista e se ci fosse un club interessato dall'Italia, perché non prendere in considerazione l'offerta? Si tratta di un Paese nel quale mi sono adattato rapidamente”.

ESCLUSIVA WALLACE: WUHAN DURANTE IL COVID

Wallace, hai vissuto e giocato a Wuhan, in Cina, in un momento molto difficile. Come hai affrontato la tua avventura nella città in cui “è nato” il COVID? Come si conciliavano la qualità della vita e il calcio in quel momento storico?

“È stato molto difficile. Ho trascorso un anno lontano dalla mia famiglia senza avere la possibilità di ottenerei visti d'ingresso per consentire loro di accedere in Cina. Wuhan è stato l'epicentro del COVID, uscivamo solamente per acquistare il necessario e gli stadi erano completamente vuoti. Eravamo controllati costantemente dalle autorità cinesi per la salute”.

ESCLUSIVA WALLACE: L'AS MONACO E IL PRIMO MBAPPÉ

Wallace, sei stato un giocatore crucialec in quel Monaco straordinario: lì hai incontrato un giovane adolescente di nome Kylian Mbappé. Che impressioni ti ha dato nel primo periodo della sua carriera? Sei sorpreso del suo exploit e del giocatore incredibile che è diventato?

“La nostra squadra al Monaco era molto forte, abbiamo disputato una buona Champions League. Ai tempi, Kylian Mbappé faceva parte della formazione giovanile e, quando è stato promosso in prima squadra, ha impressionato tutti con il suo talento, la sua forza e le sue skill. Era difficilissimo da fermare, aveva già dimostrato che sarebbe potuto essere un grande giocatore”.

ESCLUSIVA WALLACE: LAZIO, COMPAGNI DI SQUADRA E INZAGHI

Riguardo la Lazio, quali sono i tuoi ricordi di quegli anni? 

“Ho giocato alla Lazio per quasi 4 anni… Ci sono stati successi, errori, molte cose da imparare e titoli…  Avremmo potuto vincere altri trofei? Con la squadra che avevamo, credo che avremmo potuto essere più fortunati e avremmo potuto vincere più titoli. Tuttavia, in Italia il campionato è molto competitivo, non è facile. Questo club non lascerà mai il mio cuore”.

Wallace, segui ancora la Lazio e il suo percorso? Sei ancora in contatto con i tuoi ex compagni di squadra?

Sì. Seguo il campionato italiano, ho fatto molte amicizie durante il periodo in cui sono stato lì. E sì, sono ancora in contatto con alcuni giocatori. Fare nomi sui compagni con cui avevo la relazione migliore è difficile, ho sempre avuto un buon rapporto con tutti. Ma ero molto legato a ragazzi come Felipe Anderson, Bastos e Luiz Felipe”.

Chi è stato il giocatore più forte di quella squadra? E chi, a tuo parere, è stato il migliore dal punto di vista umano?

“Sono tutti ottimi giocatori. Ma Milinkovic-Savic, oltre a essere un ottimo giocatore, è anche una grande persona. Idem de Vrij. Insieme, abbiamo formato una grande coppia difensiva”.

Con te incluso, quella Lazio aveva un grande spirito brasiliano: Felipe Anderson, Lucas Leiva, Luiz Felipe. Qual era l'atmosfera in quello spogliatoio?

“Nonostante ci fossero molti brasiliani, ho avuto il privilegio di imparare la lingua italiana. E ciò mi ha consentito di stabilire una bella relazione con tutti. Ciononostante, avere più contatti con i giocatori connazionali era un qualcosa di naturale”.

Cosa puoi dirci di mister Simone Inzaghi? Che ricordi hai di lui? Ti aspettavi questa incredibile consacrazione all'Inter, sino a diventare uno dei migliori tecnici del mondo?

“Inzaghi è un allenatore davvero bravo! La Lazio ha scommesso su di lui e ha visto un gran potenziale. Poi, lui ha saputo mostralo da solo”.

Hai speso molti anni giocando insieme a Ciro Immobile: può essere considerato uno dei migliori attaccanti del mondo?

“Assolutamente! Ciro è una grande punta e un grande goleador. Spero possa segnare molti gol al Besiktas, così come alla Lazio”.

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Simone Rippa