ESCLUSIVA - Rosati: "Alternanza dei portieri scelta condivisa con Italiano, ripetersi sarà difficilissimo"

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ESCLUSIVA ROSATI - La stagione del Bologna, malgrado alcune voci negative, sta proseguendo nettamente in linea alle aspettative fissate a inizio stagione. Il club felsineo sta disputando un'ottima stagione con mister Italiano in panchina, con l'ottava posizione in Serie A a ridosso della zona Europa. Tuttavia, in Champions League la musica cambia nettamente. Infatti, i rossoblù sono ad alto rischio eliminazione nonostante alcune partite ottime disputate. 

Ciò che risalta particolarmente (in positivo) è la voce gol subiti. Infatti, malgrado la 33esima posizione nel girone unico di UCL, i rossoblù hanno incassato solo 7 reti in 5 match, diventando la 13esima miglior difesa della competizione. Anche in Serie A il Bologna è l'ottava miglior difesa con 16 reti subite in 13 giornate. Di certo, dunque, le prestazioni del pacchetto di estremi difensori formato da Skorupski e Ravaglia sta dando ottime garanzie.

In ESCLUSIVA su Numero Diez è intervenuto Antonio Rosati, preparatore dei portieri del Bologna e ormai membro fisso dello staff di mister Italiano sin dal suo ritiro dal calcio giocato, avvenuto con la maglia della Fiorentina nel 2022 in poi. Sin da subito l'allenatore italo-tedesco ha fatto affidamento su Rosati, dandogli fiducia come membro del suo staff. 

Nel corso dell'intervista si è approfondito molto il tema Bologna, con accenni all'alternanza, al rapporto con il capo allenatore e con un'analisi su quelli che saranno i prossimi impegni stagionali. Al tempo stesso, sono stati toccati temi riguardo le piazze attraversate da Rosati nel corso della sua carriera, come la stessa Fiorentina, il Napoli o il Torino, dove ha incrociato l'attuale tecnico del Lecce (squadra in cui il classe ‘83 ha militato), Marco Giampaolo. Di seguito riportata l’intervista esclusiva integrale.

ESCLUSIVA ROSATI - L'INTERVISTA INTEGRALE

ESCLUSIVA ROSATI - SUL BOLOGNA

Da preparatore dei portieri del Bologna, come si sta vivendo questa alternanza tra i pali tra Skorupski e Ravaglia? Cosa possono dare i due alla squadra?

"L'alternanza dei portieri è una decisione condivisa col mister, proprio per i vari impegni che abbiamo in questa stagione. Già il mister è una persona che coinvolge tutti i ragazzi. Tutti i giocatori hanno avuto spazio e minuti in campionato e in coppa: questa è una cosa che lui fa anche con i portieri. Ripeto, era una decisione già condivisa con lui e ritengo che sia giusto perché le coppe in generale ti tolgono molte energie e, con la Champions League, ancora di più. 

Skorupski e Ravaglia? Tutti e due stanno dando il massimo sia in allenamento che in partita sono entrambi portieri completi e che ho conosciuto già da avversario quando giocavo. Ora li ho visti in questa prima fase della mia nuova esperienza insieme a mister Sicignano, però vederli lavorare tutti i giorni mi ha fatto apprezzare ancora di più quello che è il loro valore. Adesso sarei riduttivo a presentare le caratteristiche di uno o dell'altro, li conosco bene e sia io che mister Italiano siamo contenti del loro percorso, di quelle che sono le nostre richieste, magari diverse a quelle che c'erano prima".

Dati alla mano, il Bologna ha subito poco, malgrado il cambio in panchina e le prestazioni non rispecchiano totalmente i punti raccolti. Si può considerare il lavoro difensivo del Bologna come uno dei migliori risultati ottenuti fin qui?

“Sì, conoscevo il mister e le sue idee di gioco. Se sto collaborando con lui è perché le ho sposate già da tempo e mi piace il modo di interpretare le partite. Non mi meraviglio e sono contento dei risultati che stiamo ottenendo, forse addirittura qualcosa in meno rispetto a quello che meritiamo in Champions League. Anche in campionato abbiamo qualche punto in meno perché ci sono state un paio di partite in cui era evidentissimo che noi meritassimo qualcosa in più. Un esempio può essere la prima partita contro l'Udinese, dove abbiamo pareggiato e loro, tranne il rigore sbagliato, hanno avuto solo un'occasione sul calcio d'angolo successivo. Poi basta. Mentre noi potevamo vincerla tranquillamente, ma fa parte del gioco. Un altro esempio è contro il Parma, che abbiamo pareggiato, dopo un impegno di Champions: sono tante le varianti che possono determinare la prestazione della domenica”.

A Bologna avete prefissato degli obiettivi stagionali in spogliatoio e come staff?

“Ripetersi sarà difficilissimo: ci sono squadre forti e attrezzate, quindi dobbiamo cercare di mantenere il Bologna a stretto contatto con queste grandi squadre”. 

Il calendario delle prossime settimane vi riserva davvero tanti big match…

“Penso che, già a partire da oggi con la partita di Coppa Italia, sarà dura superare il turno in una partita così importante. Poi penso alle partite che ci aspettano la settimana prossima: Juve, Benfica e Fiorentina. Saranno tre partite difficilissime, proveremo a trarre il massimo e l'importante è dare il 100% in ogni gara”.

ESCLUSIVA ROSATI - ITALIANO E LA FIORENTINA

Che sensazione sarà ritrovare la Fiorentina?

“L'effetto sarà bello, ma sappiamo che è il bello di questo lavoro: provare nuove esperienze. Firenze è stata una parte importante della mia vita ma adesso, lavorativamente parlando, sono cambiate un paio di cose. Sarà emozionante incontrarli, spero in una bella partita ma si va avanti e ormai faccio parte di un'altra società in cui sono contento e mi auguro il meglio per questa avventura”.

Come è nata la collaborazione con mister Italiano?

"Ho avuto la fortuna di incontrare il mister nell'ultimo anno della mia carriera. Avevo iniziato anche la stagione successiva da portiere ma, data l'intenzione di intraprendere questo percorso, parlando col mister c'era questa possibilità. All'inizio la posizione non è stata netta, però mi aveva chiesto se fossi intenzionato a provare, dato che ero ancora tesserato da giocatore. Magari un po' e un po': continuando a divertirmi, essendo ancora tesserato come calciatore, e vedere come si stesse dall'altra parte. Io ho accettato subito e, a dirla tutta, ho iniziato direttamente. Ho appeso i guanti al chiodo, in questo caso, e ho iniziato questo percorso con lui. L'anno scorso ero sempre alla Fiorentina ma non ho collaborato direttamente con lui perché avevo bisogno dei patentini e dovevo fare il mio percorso. Ho allenato da solo e quest'anno mi ha richiamato con lui".

Proprio riguardo la Fiorentina, come hai vissuto il percorso di crescita sia in campo che fuori negli anni di mister Italiano?

“Ho vissuto l'esperienza di mister Italiano e posso attestare quanto lui abbia aiutato la società a crescere negli ultimi anni. Il mister è arrivato in una fase delicata, con una salvezza raggiunta alle ultime giornate. Invece, già dal primo anno abbiamo ottenuto risultati importanti come la qualificazione in Conference League e, poi, con le finali raggiunte sia in Coppa Italia che in Conference. Penso che siano grandi risultatii: il mister ha fatto un grande lavoro a Firenze”.

ESCLUSIVA ROSATI - NAPOLI E GIAMPAOLO

Ripercorrendo le tue esperienze, ci potremmo soffermare sulla tua avventura a Napoli. In quegli anni sono arrivati i primi grandi trofei. Si può dire che la progettualità ambiziosa del club era nata proprio in quegli anni?

“Sì, diciamo che io sono arrivato nel primo anno di Champions League del Napoli dopo le stagioni difficili in categorie inferiori. Anche in quel caso si vedeva la voglia della società di tornare fra i grandi. Ormai è una costante che il Napoli si trovi nelle prime posizioni e lotti da tempo per lo Scudetto e che, tolto qualche caso sporadico, disputi sempre la Champions League. C'è gente valida, a partire da un presidente valido che investe e cerca di portare sempre il club ad alti livelli”.

Mister Giampaolo ti ha incrociato quando eri a Torino. Ti aspettavi il grande exploit al suo ritorno a Lecce?

“Sono contento del mister. L'ho avuto a Torino, seppur per non tantissimo tempo perché i risultati non gli davano ragione. Però è una persona che ama il suo lavoro, ci tiene tanto. Pensa costantemente al calcio, ha delle idee validissime e mi sono trovato bene con lui. Merita veramente di essere rientrato nel giro della Serie A e questi risultati penso che siano frutto della sua passione e delle idee di calcio che ha portato nelle squadre in cui ha allenato”.

Fonte immagine di copertina: profilo Instagram di Antonio Rosati

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Scritto da

Simone Rippa