Giunti nella seconda metà di novembre, è già tempo di bilanci per le compagini protagoniste della Ligue 2.
Le venti aspiranti a un posto in Ligue 1 stanno dando vita forse al torneo più emozionante degli ultimi anni. Tutto ciò si deve grazie anche al ritorno del pubblico, protagonista in stadi “caldi” come quello di Tolosa, della blasonata neopromossa Bastia; o in piazze desiderose di rivivere il recente glorioso passato, tra le quali possiamo annoverare quella di Guingamp e di Auxerre, società capaci di vivere entusiasmanti campagne europee prima di sprofondare nel purgatorio della cadetteria.
LA SITUAZIONE
All’alba della sedicesima giornata, quartultima del girone di andata, la classifica si presenta come caratterizzata da un equilibrio, che rende entusiasmante e avvincente la lotta per la promozione, così come quella per non retrocedere in National 1.
Il prossimo turno, in programma sabato, offre sfide di alto profilo, soprattutto tra le candidate alla “montée“.
La partita di cartello é indubbiamente quella in programma alle ore 15:00 allo Stadium di Tolosa, dove i padroni di casa, in vetta ma reduci da un periodo difficile, affrontano il Sochaux, che spera di effettuare il sorpasso in graduatoria.
LE DUE PRETENDENTI
I viola, allenati da Philippe Montanier, hanno cambiato decisamente pelle, vendendo profili come Antiste, sbarcato allo Spezia in Serie A, o Manu Koné, a lungo corteggiato da molte big europee e ceduto al Borussia Mönchengladbach.
La rivoluzione, attuata nel mercato estivo, si basa sul modello Brentford e porta il nome di Brandon MacFarlane; l’ex mente delle bees, ha consentito al club della Garonna di non investire cifre esorbitanti; tuttavia, l’obiettivo non cambia: costruire in maniera intelligente un effettivo pronto per il salto di categoria, come dimostra l’attacco guidato dall’esperto bomber britannico Healey e dal nipponico Ado Onaiwu. Il Sochaux di Omar Daf, reduce da una deludente sconfitta casalinga contro il Nîmes, vera e propria sorpresa in negativo di questo avvio di Ligue 2, fa leva su un 4-2-3-1 fluido; modulo a trazione anteriore, supportato da Aldo Kalulu, fratello maggiore di Pierre, terzino del Milan.
Priva di individualità preponderanti, la squadra gialloblù si avvale di una notevole organizzazione tattica per provare la risalita, dopo lunghi anni bui a livello societario.
RIVALI ATTREZZATE
La classifica vede altre tre accreditate pretendenti per l’approdo in Ligue 1. Che sia in maniera diretta o attraverso i playoff.
Le più vicine sono l‘Auxerre, a un punto dalla capolista, e l’AC Ajaccio, un gradino sotto il club della Borgogna.
Il club dell’Abbé Deschamps ha finalmente assimilato le idee offensive del tecnico Jean Marc Furlan. Decisivo il forte apporto dell’esperienza di bomber Charbonnier e della spalla Mathias Autret, profili capaci di spostare ancora gli equilibri in Ligue 2. Il derby di sabato contro gli acerrimi vicini del Dijon costituirà un vero e proprio crash test per le ambizioni dei biancoblù. Anche perchè l’avversario in questione è una compagine costruita per risalire; tuttavia sta affrontando un inizio stagionale particolarmente difficile, fortemente contrassegnato dall’esonero di Patrice Grande e dall’ingaggio di David Linarès.
Lo stesso Ajaccio punta su una squadra esperta. Due sono gli elementi cardine di questa squadra: Gaëtan Courtet e l’allenatore Olivier Pantaloni, che conosce bene la categoria e ancor meglio l’ambiente corso.
Le altre due pretendenti si avvalgono di rose più giovani e di progetti più simili a quelli che abbiamo visto nelle recenti stagioni di Serie B francese. Probabilmente fra i migliori settori giovanili dell’Esagono, il Le Havre ha dato continuità al progetto guidato da Paul Le Guen, che sta plasmando una rosa giovane, con profili come Abdoullah Ba, centrocampista offensivo di grande gamba, o Thierno Baldé, prelevato in prestito dal PSG.
Qualche errore dovuto all’inesperienza ha contribuito a perdita di punti veniale negli ultimi incontri, che, però, non hanno penalizzato oltre modo i blucelesti in classifica.
IL PROGETTO PARIGINO
A proposito di progetto incentrato sui giovani, una delle poche realtà che sta perseverando in una politica basata sull’impiego di profili futuribili è il Paris FC. Storica pretendente alla promozione nella massima serie, questa sta guadagnando posizioni in classifica, dopo un inizio stagionale difficile; bisognava adattarsi soprattutto all’arrivo del nuovo tecnico Laurey, capace di condurre lo Strasburgo dalla seconda divisione francese ai preliminari di Europa League.
Due sono i profili particolarmente seguiti dagli addetti ai lavori: Ousmane Camara, difensore centrale 2003, già nel giro delle nazionali giovanili francesi, e quello di Jaouen Hadjam, terzino sinistro, ancora immaturo tatticamente, ma dotato di mezzi fisici e tecnici che fanno pensare a uno sviluppo importante.
La Ligue 2 entra nel vivo. L’attenzione verso i suoi protagonisti si accende.
Immagine in evidenza fornita da Andrea Pellegatti