Alla vigilia dell'esordio della sua Albania proprio contro l'Italia, il centrocampista dell'Inter, Kristjan Asllani, si è raccontato ai microfoni del Corriere della Sera. Saranno tanti i compagni che dovrà affrontare domani sera e nell'intero girone, ma il 22enne si è detto pronto ad affrontare questo Europeo per cercare di fare grandi cose con la sua nazionale. Queste le sue parole:
PARTITA - “Direi una bugia se raccontassi che per me sarà una partita normale, anche perché gioco contro tanti compagni di squadra. Peccato solo per il girone durissimo, ma vogliamo fare bene e aprire un ciclo per provare a qualificarci al Mondiale. C'è un bel mix di vecchi e giovani”.
ITALIA - “I miei genitori mi raccontano sempre dell'arrivo in Italia. Mio padre è arrivato lì con il gommone e mi racconta quanto fosse dura la vita in Albania. Mia madre mi ha avuto a 18 anni e non è stato facile. Hanno sofferto tanto e quello che hanno fatto per me e mio fratello Leonardo che ha 13 anni non ha prezzo: sento di non poterli ripagare, ma ci provo”.
INTER - “Quando ho firmato per l'Inter ho portato tutti con me a Milano, anche perché parlano tutti bene della città, ma a 21 anni viverci da solo sarebbe stato un casino. Mia mamma lavorava in una fabbrica di dolci, mio padre per l'azienda degli acquedotti e d'estate stava tutto il giorno al sole: adesso la vita è cambiata”.
STAGIONE - “Per me è stata una stagione di crescita, senza dubbio. Davanti ho un grandissimo giocatore come Hakan, dal quale cerco di imparare tutti i giorni. Lo ringrazio, anche per la persona che è”.
COMPAGNI - “Barella: qualità e quantità. È uno dei più forti al mondo e spero domani ci sia. Bastoni: eleganza. Dimarco: piedino fatato. Darmian: il nostro principe. Frattesi: stupido! No, scherzo”.