Italia U19, esordio europeo da dimenticare

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La prima uscita dell’Italia all’Europeo U19 è stata tutt’altro che positiva. I ragazzi di Carmine Nunziata si sono dovuti arrendere alla maggiore tecnica e velocità del Portogallo che, grazie ai gol di Cardoso, Ramos e Felix Correia, si è imposto per 3-0. Un risultato forse eccessivo per ciò che si è visto nel primo tempo del Banants Stadium di Yerevan, ma che ha messo in evidenza qualche lacuna degli Azzurrini, che ora dovranno per forza vincere le prossime due partite contro i padroni di casa dell’Armenia prima e contro la Spagna poi.

LE SCELTE DI NUNZIATA E RAMOS

Carmine Nunziata si è affidato al modulo prediletto, ovvero il 4-3-1-2 con un rombo di centrocampo capace di palleggiare e creare superiorità numerica in mezzo al campo. Davanti a capitan Carnesecchi, la linea difensiva a quattro composta da Gavioli, Bellodi, Gozzi e Udogie. Play basso del rombo di centrocampo Samuele Ricci, ai suoi lati le due mezze ali Greco e Portanova. La trequarti offensiva presidiata da Fagioli a supporto dei due attaccanti Salcedo e Piccoli.

Il Portogallo ha risposto con un 4-3-3, modulo ideale per mettere in mostra ed esaltare l’esplosività, la tecnica e la gamba degli esterni e dei terzini lusitani. Davanti al portieri Biai, i quattro difensori (da destra verso sinistra): Tavares, Loureiro, Cardoso e Lopes. Capitao davanti alla difesa con Ferreira e l’estroso Vieira al suo fianco e infine il tridente d’attacco Felix Correia, Ramos e Mario.

PRIMO TEMPO EQUILIBRATO

Il primo tempo è stato sostanzialmente equilibrato. Soprattutto nei primi minuti di gara l’Italia ha cercato di costruire molto dal basso sfruttando il triangolo di gioco formato dai due centrali difensivi Gozzi-Bellodi ai quali si aggiungeva il centrocampista basso Ricci. Una volta passati dai due centrali e dal rispettivo play, talvolta prendendosi anche qualche rischio, la manovra italiana si sviluppava sull’esterno, soprattutto quello sinistro, dove Udogie si alzava con costanza ed insistenza.
Una volta arrivati sulla trequarti o sugli esterni, gli Azzurrini però non sono riusciti quasi mai ad impensierire la difesa lusitana. L’ultimo passaggio o la scelta finale è spesso stato sbagliato e così i tiri in porta al termine del primo tempo dei 5 tiri totali italiani, 0 sono terminati nello specchio di Biai.

Dopo qualche buona uscita in fase di costruzione, il Portogallo ha preso le misure alla formazione di Carmine Nunziata ed ha iniziato a pressare in maniera più convinta, sbilanciandosi fino ad arrivare a giocare praticamente uomo contro uomo a tutto campo. In fase di possesso i portoghesi sfruttavano sistematicamente le corsie esterne e la qualità dei propri interni di centrocampo, come ad esempio Vieira capace di muoversi tra le linee posizionandosi negli half spaces che si venivano a creare tra la difesa dell’Italia e il centrocampo.
Sulla corsia di destra invece il copione era abbastanza prevedibile, ma quanto mai pericoloso. Le sfuriate del giocatore più talentoso della rosa portoghese (Felix Correia) venivano costantemente supportate dall’arrivo del terzino Tavares e dal supporto del centrocampista Ferreira. I triangoli offensivi dell’out destro hanno messo in difficoltà il terzino sinistro azzurro Udogie, l’unico 2002 tra i 22 titolari.

Il gol di Cardoso dagli sviluppi di calcio d’angolo al 30′ ha inevitabilmente spostato gli equilibri della partita, che da quel momento in poi gli Azzurrini non hanno saputo più gestire mentalmente. Già verso fine primo tempo infatti, a causa di alcuni errori tecnici in uscita dettati dalla fretta, il Portogallo ha rischiato di raddoppiare mettendo in mostra una tenuta mentale non eccelsa dei ragazzi di Carmine Nunziata.

SECONDO TEMPO DA dimenticare

Il secondo tempo è cominciato sulla falsa riga degli ultimi minuti del primo: Italia in difficoltà mentale. Un lancio centrale dopo il calcio d’inizio e l’errata valutazione di Udogie hanno permesso a Felix Correia di incunearsi a ridosso della nostra area di rigore e servire facilmente Ramos per lo 0-2. Un gol dopo pochi secondi che ha definitivamente chiuso la gara e permesso al Portogallo di gestire la partita e sfruttare le proprie caratteristiche di ripartenza e velocità.

Qualche minuto più tardi è arrivato anche il definitivo 0-3, questa volta firmato dal vero mattatore della serata ovvero Felix Correia, il quale ha approfittato di un’errata valutazione di posizione da parte di Bellodi e davanti a Carnesecchi non ha avuto difficoltà nell’insaccare in rete.
L’aspetto difensivo dell’Italia nella seconda frazione di gioco è stato l’elemento sicuramente più negativo dell’uscita di ieri. Il secondo e il terzo gol dei portoghesi sono arrivati da due lanci lunghi e prevedibili (lo 0-3 addirittura dal portiere) sui quali i singoli interpreti azzurri hanno letto male le situazioni. Su questo aspetto dovrà lavorare il CT Nunziata perché per quanto il primo tempo non fosse stato eccelso, la partita era ancora equilibrata e poteva essere incanalata da una parte o dall’altra.

Nota positiva del secondo tempo l’ingresso in campo di Hans Nicolussi Caviglia che ha messo un minimo in apprensione la retroguardia lusitana, provandoci due volte e sfiorando il gol in una di queste.

Già dalla prossima, con l’Armenia padrona di casa, l’Italia dovrà dimostrare una maggiore pericolosità in fase offensiva evitando gli errori gratuiti. Solo da due vittorie contro Armenia e Spagna può passare la qualificazione dei ragazzi azzurri.

 

Fonte immagine in evidenza: profilo Facebook Nazionale Italiana di Calcio

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Scritto da

Diego Leoni