Alla vigilia di Lazio-Cremonese, la sua ultima gara all’Olimpico da giocatore biancoceleste, Stefan Radu ha rilasciato diverse dichiarazioni tramite i canali ufficiali del club.
Ecco alcuni dei passaggi più rilevanti della sua intervista:
L’ULTIMA ALL’OLIMPICO – “Sì, la mia ultima partita davanti ai nostri tifosi, sarà molto triste per me. Scusate, non riesco a dire altro”.
SULL’IMPORTANZA DELLA GARA – “È una gara importante per centrare la qualificazione in Champions anche senza la penalizzazione della Juventus. Vogliamo finire secondi in classifica perché questa squadra se lo merita dopo il grande lavoro fatto in questa stagione. È stata un’annata piena di impegni, tra campionato e coppe. La qualificazione alla prossima Champions League ci darà ancora più consapevolezza in futuro”.
SULLA CRESCITRA BIANCOCELESTE – “Questa squadra è cresciuta tantissimo in questi anni. Da quando sono arrivato, ci sono stati dei miglioramenti continui. Adesso la Lazio fa paura, è diventata una big. Nei prossimi anni ci farà divertire tantissimo, ne sono sicuro”.
SUL RITIRO – “Un po’ si, è inevitabile. Mi mancherà tutto, per 15 anni ho sempre fatto la stessa cosa: casa, Formello, casa. Arrivo però stanco, per questo ho deciso di dire basta. Forse l’unica cosa che non mi mancherà sarà il ritiro estivo. L’ho già detto ai ragazzi: quest’estate li andrò a trovare ad Auronzo di Cadore in borghese”.
IL MOMENTO PIU’ BELLO CON QUESTA MAGLIA – “Un ricordo bellissimo fu la vittoria contro la Juventus a Torino nel 2017, con il rigore parato da Strakosha all’ultimo minuto. Vincemmo in casa loro dopo tanti anni. La mia preghiera al momento del rigore divenne virale, invocai tutti i Santi. Fu come un segno divino”.