Mason Greenwood, una nuova realtà nel Teatro dei Sogni

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Segnare il primo goal con la maglia del Manchester United a Old Trafford davanti alla leggendaria Stretford End è un lusso che in pochi si possono permettere. Farlo all’esordio in Europa League in una gara che non ne voleva proprio sapere di essere sbloccata è davvero per pochissimi. Mason Greenwood è tra questi fortunati, o forse sarebbe meglio dire predestinati. Con la rete segnata giovedì sera al 73’ all’Astana, e risultata poi decisiva visto l’1-0 finale, l’attaccante classe 2001 di Bradford è entrato di diritto nella storia del Manchester United. Il 17enne cresciuto nell’Academy dei Red Devils è infatti diventato il più giovane marcatore della storia del club in una gara europea, mettendosi alle spalle niente meno che Marcus Rashford, il nuovo leader intorno al quale il Manchester United punta a costruire una nuova era di successi, e George Best, il gioiello più luminoso che la città di Manchester abbia mai ammirato su un campo da calcio.

Lo ha fatto con una naturalezza disarmante, sottoponendo agli occhi dei tifosi una giocata che, con le dovute proporzioni, ricorda quell’umiliante sterzata con la quale Lionel Messi aveva messo a sedere Jerome Boateng in un Barcellona-Bayern Monaco di qualche anno fa. Così Greenwood, uno dei talenti Under 20 più in vista della Premier League, ha deciso di mettere a segno la sua prima rete in una gara ufficiale con la prima squadra del Manchester United, diventando al contempo il primo nato dagli anni 2000 in poi ad andare a segno con i Diavoli Rossi inglesi. Ha ripagato la fiducia di Ole Gunnar Solskjaer, che ieri per la prima volta ha deciso di schierarlo titolare, certo del fatto che proprio Greenwood avrebbe trovato il modo per regalare tre punti alla squadra. Una profezia che si è presto realizzata, anche se il talento inglese ha dovuto sbattere per più di una volta sul roccioso muro della difesa dell’Astana prima di riuscire a infilare il pallone sotto le gambe di Eric. Poi la gioia, l’assegnazione da parte del club del premio di ‘Man of the Match’ e i tanti elogi raccolti in pochi minuti nelle trasmissioni tv che oggi sono il giardino di casa di leggende passate.

Una di queste è Michael Owen, ultimo Pallone d’Oro inglese (2001 con il Liverpool) che giovedì sera a BT Sport ha deciso di incoronare il nuovo gioiello di casa United. Lui che alla stessa età iniziava a conquistare i tifosi dei Reds tanto odiati dalle parti di Manchester:

“Non ci sono dubbi che questo ragazzo avrà successo in Premier League. I suoi record di goal a livello giovanile sono fenomenali. Credo che sarà un giocatore chiave del Manchester United per parecchi anni. Giocare ogni settimana con i grandi lo farà crescere e dimostrerà presto di essere bravo abbastanza per giocare a questo livello. Non appena troverà continuità nel Manchester United, allora verrà chiamato anche dall’Inghilterra”.

Un’investitura che si accorda a quella già arrivata in passato per bocca di Solskjaer, il quale aveva definito così Greenwood:

 “È uno dei finalizzatori più forti che abbia mai visto e io ho giocato con dei grandissimi giocatori”.

Ed è per questo che sul giovane classe 2001 il tecnico norvegese sta investendo molto, come dimostrano le cinque presenze già accumulate in questo avvio di stagione. Una in più delle quattro collezionate lo scorso anno, quando contro il Paris Saint-Germain negli ottavi di Champions League fece il suo debutto assoluto con il Manchester United. Ora il prossimo step sarà quello di rinnovare il proprio contratto, con i Red Devils disposti ad aumentare da 800 a 25.000 sterline lo stipendio settimanale del ragazzo. Un regalo che il club gli vorrebbe fare dopo il prossimo 1 ottobre, quando Greenwood festeggerà il suo 18esimo compleanno. Il dodicesimo in maglia Red Devils, visto che aveva soltanto sei anni quando per la prima volta fece il suo ingresso in una delle società più gloriose del mondo. Una scommessa partita da lontano e che ora sta dando i propri frutti, per la gioia anche di Gareth Southgate, pronto a rendere Greenwood uno dei futuri perni anche della Nazionale inglese.

Esterno d’attacco rapido e letale, quando si tratta di colpire, il talento di Bradford in questi anni ha infatti dimostrato di avere tutto per sfondare anche con l’Inghilterra. Basta vedere i 34 goal segnati in 34 gare con l’Under 18 del Manchester United. Testa sulle spalle, grande attitudine al lavoro e una sconfinata voglia di imparare dai migliori e dimostrare di poter diventare uno di loro in pochi anni. Greenwood è pronto a scrivere la sua storia.

Fonte immagine in evidenza: profilo Twitter ufficiale Manchester United