MILAN-ATALANTA U19 – Dopo lo scivolone dell’Inter contro la Sampdoria, il Milan non manca l’appuntamento con la vetta della classifica del campionato Primavera, battendo per 3-1 l’Atalanta. Dopo un primo tempo molto bloccato, anche e soprattutto per l’ottima prestazione difensiva dei nerazzurri, passati in vantaggio con Vlahovic, la ripresa è stata di marca rossonera. La squadra di abate ha infatti preso completamente il sopravvento, rimontando gli orobici grazie ai gol di Eletu e alla doppietta di capitan Zeroli. Il Milan vola dunque a 16 punti, due in più dei “cugini”, mentre l’Atalanta resta ferma a metà classifica a quota 7.
LE PAGELLE DEL MILAN
Bartoccioni 6: non sempre impeccabile nella costruzione dal basso, incolpevole in occasione del gol di Vlahovic.
Bakoune 6.5: pulito nella distribuzione e arcigno in marcatura, prestazione solida e convincente quella del terzino milanista, che fa sempre la cosa giusta senza mai strafare.
Simic 7: perno della difesa rossonera, elegante e rapido nelle chiusure, spesso e volentieri si trova a dover sgobbare per due in virtù della sua grande esuberanza fisica.
Nsiala 6: prestazione in crescendo la sua, acquisisce sempre maggior sicurezza col passare dei minuti riprendendosi alla grande dopo un avvio stentato.
Jiménez 6: partita double-face quella del terzino spagnolo, tra i più attivi e pericolosi sul terreno di gioco in fase di propulsione, ma al tempo stesso in affanno in diverse situazioni quando si tratta di fronteggiare i dirimpettai orobici. Dà tutto nel primo tempo, calando nella ripresa. (Dal 72′ Magni 6: non fa rimpiangere Jiménez, non commettendo sbavature di alcun tipo).
Eletu 7: nel primo tempo compie diversi errori di misura, non riuscendo a farsi vedere con continuità in avanti. Nella ripresa concretizza il dominio territoriale del Milan con una fucilata mancina imparabile. Sempre dal suo mancino su calcio d’angolo scaturisce la rete del sorpasso.
Stalmach 6: perno della manovra della squadra di Abate, quando può tenta l’inserimento, e solo una grande risposta di Pardel gli nega la gioia del gol. (Dal 60′ Scotti 6: prestazione un po’ timida, soffre un po’ con Obric, ma si rifà nel finale servendo a Zeroli il cross del 3-1).
Zeroli 7.5: gli basta mezz’ora per fare la differenza, dopo un avvio di gara non brillantissimo. Prima firma il gol del 2-1 in mischia su calcio d’angolo, dopodiché il suo motore sale di giri, e inizia a dettar legge in mezzo al campo. La rete del 3-1, una stupenda mezza rovesciata, mette in ghiaccio la partita nel modo stilisticamente più adeguato possibile.
Bonomi 6: a destra nel tridente non riesce a incidere più di tanto, sciupando una facile occasione da rete nel primo tempo. Abate lo arretra poi a mezzala nella ripresa, ottenendo risultati migliori. (Dall’81’ Malaspina S.V.)
Camarda 6: pur senza grandi squilli riempie la propria partita di tante cose utili, mettendosi sempre al servizio della squadra, e offrendo palloni interessanti ai compagni. Pesa l’unica vera occasione da gol avuta, sprecata da distanza ravvicinata. (Dal 72′ Traoré 7: impatto devastante sul match, ha un altro passo rispetto alle ormai stanche gambe della difesa atalantina, e si permette di fare il bello e il cattivo tempo).
Perrucci 6.5: sempre pericoloso quando punta l’uomo, anche non si incaponisce mai nell’1vs1, servendo un grande assist a Bonomi nel primo tempo e scodellando un paio di cross interessanti nella ripresa. (Dal 58′ Sia 7: il suo ingresso cambia la partita. Quando parte in dribbling è quasi inarrestabile, e dal suo lato l’Atalanta sbanda pericolosamente).
All.Abate 7: la sua squadra non rinuncia mai a giocare con coraggio e qualità, non perdendosi d’animo dopo un primo tempo difficile e chiuso in svantaggio. Azzecca pressoché tutti i cambi, Sia e Traoré su tutti.
LE PAGELLE DELL’ATALANTA
Pardel 5.5: tecnicamente mostra diverse lacune, faticando a bloccare anche i tiri più centrali. Sbatte la porta in faccia a Stalmach nel primo tempo con un’uscita coraggiosa, mentre nella ripresa consegna a Camarda su un vassoio d’argento il pallone dell’1-1, ma per sua fortuna il numero 9 lo grazia.
Obric 5.5: difensore tignoso e che non esita mai ad accorciare con decisione sull’avversario, crolla anch’egli nel secondo tempo insieme al resto della retroguardia bergamasca. (Dal 73′ Manzoni 5.5: sgobba più che può, senza però esiti degni di nota).
Regonesi 5.5: su Camarda fa un buon lavoro, ma si fa fregare anche lui dallo splendido inserimento di Zeroli in occasione del 3-1.
Guerini 5: compito ingrato il suo, considerando che dal suo lato attaccano tutti i giocatori più pericolosi del Milan, da Jiménez a Sia, di fronte ai quali può fare davvero poco.
Ghezzi 5: discorso analogo a quello di Guerini, soffre in particolar modo le sgroppate del terzino scuola Real Madrid, proponendosi inoltre molto di rado in avanti.
Bonanomi 6.5: a guidare le letali ripartenze dell’Atalanta spesso e volentieri è lui, che manda in porta Vlahovic con un tocco di fino davvero niente male. (Dal 64′ Bordiga 5.5: quando entra la sua squadra è già in apnea da una decina di minuti, venendo poi anch’egli travolto dall’onda rossonera).
Colombo 5.5: prova a offrire il suo contributo in mezzo al campo, ma il centrocampo del Milan si rivela superiore, non lasciandogli quasi mai sufficiente libertà di manovra. (Dall’81’ Colombo S.V.).
Mendicino 6: esibisce una notevole pulizia tecnica, nel primo tempo è uno dei migliori in campo in entrambe le fasi, ma può ben poco di fronte al cambio di ritmo dei rossoneri nella ripresa.
Martinelli 5.5: galleggia tra le linee in virtù della sua ottima qualità, ma anche in campo aperto non riesce a incidere a dovere dalle parti di Simic e co. (Dal 73′ Cassa 6: tra i pochi a salvarsi dell’Atalanta nel secondo tempo, dà un po’ di verve a una squadra spenta, saltando l’uomo e creando un po’ di scompiglio sulla fascia sinistra).
Vlahovic 7: punto di riferimento dell’Atalanta, che si appoggia alle sue sponde ogni volta che può. Dal canto suo ripaga con grande generosità e intelligenza tattica, oltre che con il gol del momentaneo vantaggio.
Castiello 6: svaria molto per aprire gli spazi al proprio partner, Bosi lo toglie appena al 64′ privandosene forse troppo prematuramente. (Dal 64′ Vavassori 5.5: le transizioni atalantine del primo tempo sono ormai un ricordo, e Vavassori, così come i suoi compagni di reparto, non viene praticamente mai servito).
All.Bosi 5.5: imposta la partita in chiave difensiva cercando di far male in ripartenza sfruttando la grande rapidità dei suoi uomini più avanzati. Il piano riesce eccome nel primo tempo, chiuso in vantaggio e con poche occasioni concesse agli avversari, ma ha vita breve nella ripresa, quando il dominio territoriale nel Milan si fa sempre più accentuato.