Milan in totale confusione

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I Milan è al sedicesimo posto in classifica, come forse molti di voi sapranno dalla stagione ’38-’39 che il Milan non perdeva nelle prime sei partite di campionato ben quattro incontri. Queste sono le cifre.

Io direi un’altra cosa: in questo momento, questa squadra, senza prendere i valori assoluti dei giocatori, in questo momento questa squadra intesa come uomini, come organizzazione, come amalgama non è in grado di battere forse nessuna squadra del campionato italiano. Non lo dico io, sono parole del suo allenatore Marco Giampaolo:

“Questa squadra ha giocato come se non si fosse mai allenata”.

Certo, rimane quell’ora di Torino. Ma Cesena, Udine, Brescia, Verona, Inter, Torino e ora Fiorentina: sono sette partite, sette per nove sessantatré. Sono 630 minuti, e da squadra Milan in costruzione ha giocato solo un’ora. Per 570 minuti non ha giocato, giocando solo quell’ora a Torino.

maldini

“Difenderemo sempre il nostro allenatore, ha bisogno di tempo”. 

Io non voglio andare ne contro ne a favore di Giampaolo, ma che certezze hanno i dirigenti? Lo stesso Giampaolo che riporta che sembra non si siano mai allenati, gli stessi giocatori in totale confusione che non sembrano in grado di giocare nemmeno una partita normale, non come quella di ieri ma normale. Cerchiamo la normalità da squadra che gioca a calcio e che ha delle individualità anche importanti.

Donnarumma ieri ha salvato in due occasioni, ma due rilanci hanno fatto capire la sua totale non tranquillità; il Calabria visto ieri non è il vero Calabria, Hernandez è cento mila chilometri lontano dal giocatore straordinario visto in estate, Musacchio e Romagnoli evitati da Ribery. Due volte la difesa elusa da Ribery come se fossero giocatori dei giovanissimi che giocano contro la prima squadra. Kessié si è affondato, Bennacer è stato un giocatore formidabile, continuo: ieri in questa situazione ha fatto fatica. Calhanoglu non è quello di ieri che regala palloni agli avversari, Suso cerca di far qualcosa, Piatek – lo dico da mesi – il vero Piatek lo abbiamo perso a Marzo. Poi c’è Leao, che con quel suo goal ha dimostrato di essere un acquisto importante, tetragono ad ogni problema della squadra.

Però questa non è una squadra che possa competere come squadra. Io non so come Giampaolo possa riuscire in questi giorni a rimettere insieme i cocci di questo vaso, non so come possa fare. I giocatori sono in totale confusione, se posso dare un suggerimento: torni ai giocatori e ai sistemi che vuole. Se per lui Biglia, Borini e Castillejo siano più esperti dei giovani comprati nella scorsa estate allora vada avanti per la sua strada. Se deve andare in un burrone quantomeno non avrà rimpianti e magari riuscirà ad inventare qualcosa.

TIFOSI

In questo momento la frase l’ha detta il signor Giampaolo:

“Sembra che la squadra non si sia allenata”.

Da tanti anni seguo il calcio e seguo il Milan, non ho mai sentito una squadra che non si sia mai allenata. Ieri non era il Milan di Giampaolo, con giocatori in totale confusione. Non so se sarà sufficiente un nuovo allenatore, ci prova con coraggio e orgoglio ma non riesce. Mi dispiace per i milioni di tifosi del Milan e per i migliaia ieri presenti a San Siro che si guardano costernati l’uno con l’altro: questa parabola che non finisce mai, infinita dicevo ieri. Mancano sei giorni ad una partita dove Inter e Juventus si giocano il campionato, ne mentre il Milan si gioca il sedicesimo posto dopo sei partite.

Diciotto scudetti, sette coppe dei campioni, quattro coppe del mondo se ricordo bene, oggi ci giochiamo il sedicesimo posto con una proprietà che ha trentacinque miliardi di dollari. Ci sono delle cose incongruenti, dei contrasti pazzeschi che non sembrano risolversi.

Fonte immagine di copertina: profilo IG @ACMilan

CarloC