Milan, Scaroni: “San Donato rimane in vantaggio per lo stadio”

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C’è grande confusione attorno alla vicenda stadio per quanto riguarda il Milan. Solo due giorni fa, il presidente del Milan, Scaroni, ha parlato riguardo una riconsiderazione della società rossonera verso la possibilità di ricostruire nella nuova area di San Siro. Le parole del presidente rossonero hanno mandato su tutte le furie il comune di San Donato dove il Milan sta già lavorando da mesi per la costruzione del nuovo stadio. Oggi arrivano novità da La Gazzetta dello Sport con Scaroni che ha spiegato il tutto si loro microfoni. Il Milan sta prendendo tempo considerano comunque San Donato come l’opzione numero uno ma sicuramente le pressioni del comune di Milano e la possibilità di poter rimanere a San Siro aprono scenari che vanno valutati con attenzione.

LA SPIEGAZIONE DI SCARONI – “Non abbiamo superato i problemi di San Siro. Primo, restano da definire i costi dello stadio e dell’area circostante. Secondo: c’è comunque un iter complesso per i permessi di costruzione. Il percorso è ancora lungo e difficile. Certo abbiamo raggiunto un’intesa sul secondo anello con la sovrintendenza, benedetta dal ministro Giuli, che tre mesi fa sembrava impossibile. Un modo per mantenere le vestigia del vecchio stadio riadattato con negozi e altre attività. Non abbiamo abbandonato San Donato, al contrario resta la nostra opportunità numero uno. La priorità per energia e denaro che abbiamo speso. Il sindaco Squeri non deve preoccuparsi”.

COMUNICATO COMUNE DI SAN DONATO - “A fronte delle recenti notizie della stampa e dichiarazioni del Presidente del Milan che prospettano di considerare la costruzione del nuovo stadio a San Siro come ipotesi concreta, Il Sindaco Squeri ha chiesto un incontro urgente con i vertici del Milan e la proprietà della società al fine di giungere ad un chiarimento in merito al progetto dello stadio a San Donato considerando anche che l’iter amministrativo ormai avviato richiede serietà e trasparenza nei confronti delle Istituzioni coinvolte e di tutti i cittadini”.

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Scritto da

Bjork Rajta