Radja Nainggolan, da poco un nuovo giocatore della Spal, ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera dove ha affrontato vari temi, come il suo futuro e la sua vita, calcistica e privata.
TRASFERIMENTO ALLA SPAL – “Ci sono venuto per Daniele De Rossi e dopo due giornate l’hanno mandato via. Se non ci fosse stato lui neanche ci avrei pensato. Ha avuto forti divergenze con la società, lo ha detto del resto. Ho riflettuto e alla fine sono rimasto, nonostante tutto. Devo aiutarli a salvarsi”
MAI ALLA JUVENTUS? “Vero. Saranno pure stati i più forti, ma ho esperienze in campo contro di loro dove vincevano, e non solo per bravura. Erano agevolati. Con la Roma, nel 2014, perdemmo 3-2, con due rigori fuori area”.
IL PERIODO IN BELGIO – “Ero contento di essere tornato nella città dove ci sono due delle mie figlie e dove sono cresciuto. Quando sono arrivato all’Anversa dicevano che ero un grande giocatore, alla fine mi hanno trattato come un pezzo di m…, un parassita. Non li perdono”.
SPALLETTI – “A Roma benissimo, all’Inter ho giocato poco ma comunque ho fatto 6 gol in 29 partite. Mi ha sempre detto le cose in faccia. L’ho sentito ultimamente, ci siamo presi in giro”.
MOURINHO – “Un istintivo, come me. Mi piace. Le sue reazioni hanno sempre un motivo”.
ROMA O INTER – “Il mio cuore dice Roma”.
LE BRAVATE A ROMA – “Ovunque ho fatto cavolate. A Roma arrivavo in ritardo, ci sono stati video in cui di sera ero poco lucido e poi quel famoso Capodanno a casa mia…Lo ricorderò per tutta la vita . Forse è stata quella la notte più folle.”
LE PAROLE DI SABATINI – “L’ho chiamato e gli ho detto che otto sono pochi. Ne bevo anche venti. E che poi vado in campo lo stesso. Mi vuole bene, mi ha sempre consigliato di avere una vita più tranquilla. Pensa che avrei avuto una carriera migliore. Ma non sono d’accordo, in campo ho dato il massimo.