Oggi ha rilasciato un intervista a Radio CRC l'esterno sinistro del Napoli Mathías Olivera. Ai microfoni il giocatore classe 1997 nativo di Montevideo ha parlato dell'avvio di stagione dei partenopei sotto la guida di mister Antonio Conte. Qui sotto trovate riportate le dichiarazioni del giocatore ex Getafe.
LE PAROLE DI OLIVERA
LA PARTITA CON LA JUVENTUS- "Abbiamo fatto una grande partita contro una grande squadra e non abbiamo preso gol: è importante, è frutto del lavoro iniziato tre mesi fa e che continuiamo oggi. Quando hai un grande allenatore con tanta esperienza in panchina e da giocatore si impara tantissimo: ogni giorni imparo da lui, come tutta la squadra. Stiamo migliorando ogni aspetto, anche perché non ero abituato ad un modulo con la difesa a tre. I calciatori devono adattarsi alle richieste dell'allenatore, ma a me piace giocare con la linea a quattro, anche se aiuto la squadra a prescindere da come ci schieriamo".
LA COPPA ITALIA È UN VOSTRO OBBIETTIVO?- "Sì, ora che abbiamo giocato con la Juve, guardiamo al Palermo. Credo che una coppa in più da vincere sia sempre un obiettivo importante. Vogliamo un Maradona pieno e puntiamo a vincere, pensando partita dopo partita".
LE PAROLE SU SPINAZZOLA- "È un grandissimo calciatore: calcia con entrambi i piedi, è fortissimo. Più di tutto, però, è una grande persona".
LE PAROLE SU MCTOMINAY- "È impressionante. Sì, si vede che è forte. Aiuta la squadra, deve continuare così".
COME SI VIVE NAPOLI DA SUDAMERICANO?- "È un orgoglio, vale anche per la mia famiglia. Il Napoli è simile al Sudamerica, per il clima e la passione. Ogni giorno lo vivo con trasporto. Il Napoli più simile al Nacional o al Penarol? Al Nacional".
CAVANI È UN TUO IDOLO?- "Sì, è un grandissimo giocatore uruguaiano, ha dato tantissimo a tutti noi: per me è una leggenda ed una persona bellissima. Lo preferisco a Suarez? Sono entrambi leggende del nostro paese, è impossibile scegliere o paragonarli".
QUANDO ARRIVA IL PRIMO ASSIST?- "Sta tardando: speriamo arrivi presto. Penso ad aiutare la squadra: è la cosa più importante".