Non scrivo da giorni per un semplice motivo: sono accadute troppe cose.
Nell’ultima settimana la Juventus ha conquistato l’accesso aritmetico alla prossima Champions League, ha vinto meritatamente una Coppa Italia in finale contro l’Atalanta ed ha esonerato Massimiliano Allegri.
Una stagione strana che termina in un modo davvero bizzarro. Negli ultimi 50 anni bianconeri è il terzo esonero in corsa, gli altri due erano stati quelli di Claudio Ranieri e Ciro Ferrara. Curiosamente anche l’attuale allenatore del Cagliari fu esonerato il 17 maggio (del 2009), lo stesso giorno del primo esonero di Max (2019). Una data che ha sicuramente un significato diverso a Torino. La squadra per queste ultime gare sarà affidata a Paolo Montero, attuale allenatore della Primavera.
ESONERO O LICENZIAMENTO?
Allegri sarebbe stato esonerato a fine anno, per valutazioni prettamente sportive. Avrebbe conservato un anno di contratto pagato vista la scadenza al 30 giugno 2025. A Torino avevano altri piani (Thiago Motta?) e il ciclo di Max era ormai stato etichettato come “finito”.
La reazione nei confronti di Giuntoli e Vaciago (direttore di Tuttosport) non è però piaciuta ai piani alti. La Juventus ha vissuto momenti di forte imbarazzo anche di fronte alla rottura di materiale fotografico in sala stampa all’Olimpico. Questa situazione ha modificato il piano della società, costretta ad anticipare il comunicato di separazione. Ad informare Allegri è stato però Scanavino, dato che l’allontanamento è stato associato a motivi disciplinari e non sportivi. Senza una separazione ufficiale, i dirigenti avrebbero perso la faccia.
Il testo del comunicato ha però fatto discutere: molto duro e privo di ringraziamenti ad uno degli allenatori più vincenti della storia bianconera.
Sinceramente ho trovato giusto l’approccio dei dirigenti ma avrei speso due parole per evidenziare il successo in Coppa Italia di poche ore prima. Un trofeo è sempre un trofeo. Ad Allegri però è stata pure recapitata una lettera di licenziamento e sarebbe stato complicato “esaltare” un dipendente che stai cercando di allontanare per giusta causa. Non finirà sicuramente qui, tra la Juve e il suo ex allenatore ci sarà una nuova partita da giocare insieme ad un gruppo di avvocati. Il finale che nessuno pensava di vedere e che nessuno sperava di vivere. Personalmente, almeno, dato che ritengo questa una sconfitta per entrambe le parti.
BOLOGNA E CASA
Ultimi 180 minuti di pura curiosità sotto la stravagante gestione Montero da traghettatore. Lunedì sera nel capoluogo emiliano si sfiderà quello che molto probabilmente sarà l’erede di Allegri in bianconero. Un incrocio quasi legato al destino, dove però non ci sarà il passaggio di testimone “manuale”. Sarebbe stato strano pensare ai due tecnici faccia a faccia per le foto di rito tra una stretta di mano e un abbraccio.
I bianconeri concluderanno poi contro il Monza in casa un campionato davvero troppo bizzarro. Senza Champions, con un girone d’andata di livello, uno di ritorno da zona retrocessione e con un finale a sorpresa. Contro Palladino sarà il momento di festeggiare l’unico trofeo stagionale senza l’allenatore che l’ha conquistato, in una cornice di stadio particolare vista l’assenza della Curva Sud. Quella sarà l’unica occasione per l’ex numero 4 di godersi il calore della sua gente. Sicuramente almeno lui, vivrà momenti bellissimi, all’interno di una partita troppo particolare per essere vera. E in quell’occasione anche diversi calciatori attualmente in rosa saluteranno la Torino bianconera. Alex Sandro sembra l’unico davvero destinato a partire, ma attenzione anche a Rabiot in scadenza di contratto, a Perin possibile partente (forse proprio per Monza) e a diversi calciatori di valore che potrebbero essere sacrificati sull’altare della sostenibilità (Bremer e Chiesa su tutti).
Insomma, queste ultime due gare saranno estremamente diverse dai programmi iniziali ma hanno sicuramente tanto potenziale per essere vissute al meglio.
Una cosa è certa: ieri sera è ufficialmente iniziata, dal punto di vista sportivo, una nuova era per la Juventus.