Odegaard: “All’Arsenal sto vivendo un sogno, con il Real è andata male”

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Martin Odegaard, giocatore dell’Arsenal, che sta volando in Premier League, ha avuto l’occasione di raccontarsi a The Players’ Tribune.

GLI INIZI – “Quando ero piccolo, sapevo di aver talento, ma non pensavo troppo al futuro. Poi a 13 anni ho esordito in prima squadra. A 15 ero in nazionale”.

LA NAZIONALE“Alla Norvegia mancava una superstar nel calcio. Così quando la gente mi notò, le aspettative schizzarono alle stelle. E cosa porta l’hype? Altro hype.

L’ARRIVO AL REAL – “Mi volevano tutti i grandi club. Scelsi il Real, potevo crescere pian piano giocando nella seconda squadra… allenata da Zidane! Pensare alla presentazione mi fa cringiare. Ero diventato un meme, ma quella giornata fu assurda. Dovetti prendere un aereo prestissimo. Senza lavarmi e con addosso dei vestiti a caso. Credevo che una volta arrivato a Madrid mi avrebbero fatto sistemare. niente. Ero seduto accanto a Butragueño, vestito di tutto punto, mentre io sembravo uno studente in gita. Pensavo: ‘Quanto vorrei cambiarmi…’. Dopo un paio di stagioni in cui non ero ancora esploso, i giornali ce l’avevano con me: ‘ ora o mai più per Odigaard’. Ma come? Avevo 18 anni”.

IL RITORNO A MADRID – “Dopo i prestiti all’Heerenveen , al Vitesse e alla Sociedad, il Real mi chiamò, pensavo fosse la mia chancheAndò male di nuovo.”

L’ARRIVO ALL’ARSENAL – Ho trovato la serenità all’ArsenalDa una chiamata su Zoom con Arteta alla fascia da capitano: sto vivendo un sogno“.

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Scritto da

Giovanni Alfano