Michael Owen si racconta, la carriera del Pallone D’Oro

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Descrivere la carriera di Michael Owen richiederebbe una grande mole di caratteristiche, quali velocità, fiuto del gol e abilità simili che, elaborate insieme raccontano uno degli attaccanti più prolifici della storia. Il Pallone D’Oro del 2001 ha inoltre certificato tale idea, per conto di uno striker a 360 gradi. Il viaggio di Owen ha incontrato gli aeroporti di Madrid, Liverpool, Manchester, fino ad una breve comparsa nello Stoke City. intervistato di recente dal giornalista Carl Markham ha rivisitato la carriera personale, dai primi gettoni, fino al successo, gli infortuni e il declino:

“Sono veramente contento di aver indossato la maglia del Real Madrid, è stata la possibilità di incrociare qualcosa di diverso. Potrei affermare che giocare al Real o al Barcellona sarebbe il Santo Graal“.

Il pensiero prosegue con il ricordo della propria ascesa, all’età di 20 anni si sentiva probabilmente uno dei giocatori più affermati della scena, ma alcuni infortuni da lì in poi hanno macchiato la parabola di Owen. Di conseguenza la scelta del ritiro, un atto derivante dalla consapevolezza di non rispettare certi standard:

“A 20 anni ero probabilmente uno dei migliori giocatori del panorama mondiale, ho vinto il Pallone D’Oro a 21, ma dopo la rottura dei tendini due anni più tardi è cominciato il mio declino. Mi piace pensare che tutto quello che ho superato mi abbia reso più forte ma noto ancora in campo i giocatori con cui ero solito giocare, devo ammettere che è straziante”.

Fonte immagine in copertina: profilo ufficiale Instagram Michael Owen.

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Enrico Filia