Da alcuni giorni si sono conclusi i Mondiali 2022. A trionfare in terra qatariota è stata l’Argentina che, trascinata da uno straordinario Leo Messi, ha conquistato la terza Coppa del Mondo ai rigori ai contro i campioni uscenti della Francia. Al contrario di Argentina e Francia, che sono arrivate meritatamente in finale, ci sono Nazionali che hanno deluso le attesse ed hanno reso meno di quanto ci si aspettasse. Tra queste c’è anche la Spagna. Analizziamo nel dettaglio il percorso in Qatar delle Furie Rosse: ecco le pagelle della Spagna!
DAL 7-0 ALL’ELIMINAZIONE SFIORATA AI GIRONI
La Roja, una formazione giovane ma allo stesso tempo con già molta esperienza, arrivava al Mondiale con un assetto di gioco ben consolidato e rodato dopo i buoni piazzamenti nelle ultime competizioni disputate. Il girone, almeno sulla carta, era tutt’altro che proibitivo: oltre alla Germania -che poi si piazzerà al terzo posto- Costa Rica e Giappone apparivano come avversarie abbordabili e poco temibili. “Il nostro obiettivo è arrivare primi nel girone”. Così Luis Enrique, commissario tecnico spagnolo, aveva aperto una conferenza stampa a pochi giorni dall’inizio del Mondiale.
L’ottimo esordio in Qatar lasciava presagire che questo obiettivo fosse centrabile, ma i match successivi dimostreranno il contrario. La sfida d’apertura del girone E, contro la Costa Rica termina con un pirotecnico 7-0, trascinata dalla reti di Olmo, Asensio, Ferran Torres, Gavi, Soler e Morata: la Roja è pervasa da un’ondata di entusiasmo e i tifosi spagnoli credevano che i ragazzi di mister Enrique potessero realmente fare un buon percorso in Qatar.
La sfida successiva, contro la Germania, è già un match-point per Pedri e compagni. Nonostante il possesso palla ancora una volta totalmente dalla parte della Roja (65%), il punteggio finale è 1-1. Con questo risultato, la Germania evita, almeno momentaneamente, la clamorosa eliminazione e la Spagna manca la qualificazione.
L’ultima giornata del girone, infine, si sarebbe rivelata fondamentale ai fini della classifica del girone E, che recitava: Spagna a 4 punti, Giappone 3, Costa Rica 3,Germania 1. Dopo il vantaggio iniziale di Alvaro Morata, il Giappone mette a segno 2 gol e ribalta lo svantaggio. D’altro canto, però, aveva grande importanza anche l’esito di Germania-Costa Rica. Per diversi minuti, infatti, la formazione centramericana era addirittura in vantaggio per 2-1 e questo risultato avrebbe condannato i ragazzi di Luis Enrique ad una clamorosa eliminazione. Tuttavia, Müller e compagni riescono ad agguantare la vittoria e chiudono il girone E con una vittoria 4-2. In virtù di quanto accaduto, dunque, la Spagna si qualifica agli ottavi da seconda della classe alle spalle del Giappone. La Germania, invece, viene eliminata ai gironi per la seconda volta consecutiva.
IL TIKI TAKA NON BASTA AD EVITARE L’ELIMINAZIONE
Nella fase ad eliminazione diretta la Spagna pesca il Marocco. Nonostante fosse tra le nazionali meno attrezzate dell’intero Mondiale, la formazione africana era reduce da 2 vittorie e un pareggio, risultati che erano valsi il primato nel girone F. Questo match, dunque, si prospettava ostico per la Spagna, ma di certo non insormontabile.
Nell’arco dei 90 minuti regolamentari la Roja va più volte vicina al gol del vantaggio, ma i tentativi risultano vani. Ancora una volta il 77% di possesso palla della Spagna si rivela sterile e poco proficuo. Anche i tempi supplementari si concludono in parità: sarebbero stati i rigori a decretare la nazionale qualificata ai quarti. Esattamente come accaduto già in molte altre competizioni, la Spagna fallisce tre volte dal dischetto e dice addio definitivamente al sogno mondiale. La spedizione qatariota della Roja si concluderà con Luis Enrique che dirà addio al suo ruolo di commissario tecnico.
In virtù di quanto detto, il voto che assegniamo alla Spagna è 5: una sola vittoria tra fase a gironi e ottavi è poco per una Nazionale che punta ai vertici del calcio mondiale. Il possesso palla e il bel gioco non bastano per evitare un’eliminazione che, agli occhi di molti, è sembrata a dir poco clamorosa. Il merito, però, va anche riconosciuto al Marocco, unica vera sorpresa di questo anomalo Mondiale.