Pirlo si racconta alla GdS: “Ancelotti il migliore, Fagioli punto fermo della Juventus”

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Dopo un inizio di stagione difficile alla guida del Fatih KaragmurukAndrea Pirlo è riuscito a invertire la rotta traghettando la squadra verso acque più tranquille. In occasione della sosta per le nazionali, uno dei più grandi talenti mai prodotti dal nostro calcio ha rilasciato una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport.

GIRAMONDO – “Ho sempre ritenuto importante guardarsi intorno e conoscere nuove culture, l’aver giocato negli Usa ed allenare in Turchia adesso me lo confermano. Sono molto soddisfatto, siamo noni in classifica con una partita in meno, e abbiamo addirittura il terzo miglior attacco del campionato; Borini infatti ha segnato 15 gol finora”.

GIOVANI PROMETTENTI – “In squadra abbiamo tanti giocatori giovani e in crescita, come ad esempio Rayyan Baniya, difensore che, tra l’altro, è nato e cresciuto in Italia. Poi c’è Levent Mercan, che nasce come trequartista, ma sta rendendo bene giocando anche da terzino”.

NAPOLI – “Gioca un calcio spettacolare, stanno facendo una cavalcata davvero stupenda. I meriti vanno divisi tra Spalletti e la società, che ha ringiovanito la rosa, come del resto dovrebbero fare tutti, dando più spazio ai calciatori italiani”.

NUMERO 9 – Retegui è partito davvero bene, ma non credo esista realmente una crisi in quel ruolo, visto che Scamacca, Raspadori Immobile possono dire la loro. Capita semplicemente che in un determinato periodo ci sia maggior abbondanza in un ruolo rispetto ad un altro”.

EREDE – “Negli ultimi mesi Locatelli sta crescendo molto, anche se il salto maggiore lo ha fatto senza dubbio Fagioli, che avevo fatto debuttare due anni fa. Sa fare davvero tutto, e penso che potrà eccellere anche giocando da regista, diventando un punto fermo della Juve. Potrebbe anche diventare il nuovo Pirlo, ma ovviamente gli auguro di essere ricordato come il primo Fagioli…”

JUVENTUS – “La classifica non esprime il reale valore della rosa, anche se Allegri ha pagato il prezzo di troppi infortuni. Con i dirigenti sono in buoni rapporti, ho anche incontrato Andrea Agnelli di recente. La stima reciproca resta, e se mi richiamasse un top club come la Juve ovviamente tornerei di corsa”.

MODELLI – “Tra quelli che ho conosciuto Ancelotti è il migliore per doti umane e tecniche, motivo per cui ha vinto dappertutto. Più che altro, come fai a metterlo davanti a LippiConte Allegri? Loro due ad esempio sono diversissimi. Ritengo comunque che a comandare sia chi vince, a prescindere dal bel gioco. Guardiola ovviamente rimane unico, anche per come riesce ad aggiornarsi in un calcio sempre più fisico”.

CHAMPIONS LEAGUE – “Anche se da anni ormai le stelle vanno a giocare altrove, il nostro rimane un campionato competitivo, e lo dimostrano tutte le italiane arrivate ai quarti. Da qui in poi soprattutto in Champions può succedere di tutto, anche ad una squadra che ha stradominato in lungo e in largo come il Napoli”.

 

MarcelloM