Pogba a Losanna per il ricorso alla squalifica per doping: le ultime

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Paul Pogba sta scontando la squalifica per doping ricevuta a marzo. Nel mentre, il francese sta facendo di tutto per cercare di ridurre i 4 anni che gli sono stati inflitti. Successivamente al ricorso presentato al Tribunale Arbitrale internazionale dello Sport (TAS), il centrocampista si è diretto nei giorni scorsi a Losanna. Come riporta La Gazzetta dello Sport, lì ha esposto la sua versione dei fatti, di fronte alla corte svizzera.

Ma riavvolgiamo un attimo il nastro: il tutto è iniziato ormai un anno fa, appena dopo la partita tra Udinese e Juventus. Pogba l'ha seguita tutta dalla panchina e, nonostante ciò, viene sorteggiato per sottoporsi al test antidoping. Poco tempo dopo, l'11 settembre, il TAS prende una decisione fatale: il francese viene sospeso in via cautelare. Il motivo? Positività ai metaboliti del testosterone, i quali aiutano a mantenere forti la muscolatura, le ossa e il sistema cardiocircolatorio. Tale positività viene confermata anche dalle controanalisi, avvenute il 6 ottobre. Si arriva a dicembre, precisamente al 7: la Procura antidoping propone una pena che, se confermata, può distruggere la carriera di Pogba. Sono 4 gli anni di squalifica che vengono richiesti. Questi vengono accolti il primo giorno di marzo dal Tribunale nazionale antidoping, il quale si allinea alla pena proposta dalla Procura.

Arriviamo al passato più recente, dunque le vicissitudini raccontate all'inizio. In questo momento il calciatore (il quale percepisce il minimo salariale dalla Juventus: 2000€ netti) non può fare altro che attendere la sentenza. Anche la Vecchia Signora aspetta risposte ma, almeno, si è già preparata. La maglia numero 10, infatti, è stata tolta al francese per essere data a Yildiz. Un chiaro segnale da parte dei bianconeri che, se dovesse essere confermata la squalifica di 4 anni, procederebbero alla risoluzione anticipata del contratto - attualmente in scadenza nel 2026.