Continua la camminata trionfale del Liverpool in premier league. L’avversario era davvero poca cosa, il Watford fanalino di coda contro la schiacciasassi rossa. La pratica viene archivivata con una doppietta del fenomeno Salah, un gol per tempo. Bisogna rendere comunque merito al Watford per aver provato in più occasioni a mettere in difficoltà la capolista. I valori visti messi in campo dalle squadre non sono così distanti come suggerito dal piazzamento in classifica. Anche questo è il bello della Premier.
Che il posizionamento possa portare a conclusioni affrettate lo dimostra anche in modo palese il pareggio del Leicester in casa contro il piccolo Norwich. Canaries avanti con il gol dell’attaccante finlandese Pukki in contropiede. Ribatte il Leicester su calcio d’angolo con Vardy che propizia l’autogol di Krul. Nel secondo tempo arrembaggio delle Foxes che non riescono a trovare il vantaggio. Si allunga il distacco in classifica con il Liverpool a ben dieci lunghezze. Mantenere il passo dei Reds pare proibitivo quest’anno, per chiunque.
Capitola il Chelsea in casa contro l’ostico Bournemouth. 0-1 deciso da Gosling con un gol assegnato solo dopo il goal checking della Var. Male la squadra di Lampard, che incassa la seconda sconfitta consecutiva. Pareggio dello United in casa con l’Everton, l’autogol di Lindelof viene rimediato dalla rete di Greenwood che fissa il risultato sull’1-1. Altro successo per il Tottenham di José Mourinho. Gli Spurs ottengono la quarta vittoria su cinque partite sotto la guida dello Special One, la quinta su sette uscite contando anche le fatiche di Champions. Contro il Wolverhampton (reduce dalla vittoria 4-0 contro il Besiktas in Europa League) gli uomini di Mourinho partono forte e passano dopo 8 minuti. Lucas Moura con una serpentina ubriaca il difensoree e segna. Traorè pareggia con un missile dalla distanza, ma Vertonghen è l’eroe di giornata e in pieno recupero porta alla vittoria i suoi.
Arsenal dominato in casa dal City. I ragazzi di Guardiola passeggiano sui malcapitati Gunners grazie ad un primo tempo sontuoso. Doppietta di un incontenbile De Bruyne e il gol di Sterling stendono un convalescente Arsenal alla seconda sconfitta interna consecutiva. Ljungberg rischia seriamente la panchina. Continua la strordianria stagione del Sheffield United che stende con un secco 2-0 l’Aston Villa grazie alla doppietta di Fleck nel secondo tempo. Il West Ham di Pellegrini sbanca di misura il St. Mary Stadium di Southampton in un importante match salvezza. Bene anche il Burnley che fa bottino pieno battendo 1-0 il Newcastle. Concludono la giornata Crystal Palace e Brighton che pareggiano 1-1. Succede tutto nel secondo tempo con i gol rispettivamente di Maupay e Zaha.
PROVA A PRENDERMI
Come nel film con Leonardo Di Caprio in cui l’attore interpreta il ruolo di Franck Abnagale, imprendibile falsario che sfugge dalla polizia (Tom Hanks), così il Liverpool fugge a velocità sostenuta da qualsiasi inseguitrice. La sensazione è che l’epilogo di questa fuga sarà diverso poichè i Reds, a differenza di Abnagale, sono davvero irraggiungibili. Dieci punti di distacco a dicembre sono tanti e la sedicesima vittoria su diciassette è un attestato di superiorità eloquente. Il primo gol di Salah è da manuale del calcio: rientro di tacco sul destro e palla all’incrocio. Non c’è molto da fare per il Watford che nonostante tutto ci prova con Doucourè e Deulofeu in avvio di secondo tempo, ma è bravo Alisson in entrambe le occasioni a dire di no. La chiude sempre Salah: dopo una sgroppata di Manè che apre il vuoto sulla destra, Origi colpisce male in mezzo all’area, la palla arriva all’egiziano che di tacco di ribadisce in rete. Prestazione emblematica del Liverpool di quest’anno, con il minimo sforzo ottiene il massimo risultato. Bene il Watford che vende cara la pelle, contro questo avversario però può far davvero poco.
LE INSEGUITRICI
La corsa del Leicester si interrompe, come forse i sogni per il secondo titolo. I meno cinici potranno ancora crederci, ma la sensazione che il Liverpool quest’anno sia fuori portata c’è e diventa ogni giornata più intensa. Le Foxes stanno disputando un campionato di altissimo livello, ma sappiamo quanto disseminata di ostacoli sia la strada in Premier. Non esistono piccole su cui aver la pretesa di fare una passeggiata, in questa giornata il Norwich lo dimostra bene. Pukki nel primo tempo è scatenato: prima sfiora il gol lanciato dalla fascia mettendola fuori di poco (e schiantandosi contro il palo), in seguito lanciato in contropiede non sbaglia e sigla il vantaggio ospite. Il Leicester accusa il colpo ma non demorde, sugli sviluppi di un calcio d’angolo sbuca il solito Vardy che gira la sfera di testa, la deviazione decisiva però è dello sfortunato Krul che mette la sfera nella sua rete. Si va al riposo sull’1-1. Il secondo tempo è a forti tinte blu, le Foxes cercano intensamente il vantaggio. Resistono i Canaries e portano a casa un punticino che vale oro in ottica salvezza contro un avversario molto più quotato.
Partita a senso unico all’Emirates Stadium. In avvio c’è un’occasione per Martinelli, poi dall’altra parte arriva subito lo stupendo gol di De Bruyne: Gabriel Jesus dal fondo pesca con un bellissimo passaggio rasoterra il belga che di prima conclude sotto al sette. Da qui inizia il dominio assoluto degli ospiti e di De Bruyne, ispiratissimo. La squadra di Ljungberg subisce lo strapotere avversario arrendevolmente. Secondo gol di Sterling perfettamente imboccato dal solito De Bruyne e terzo gol ancora di pregevole fattura del belga dalla distanza. Il trequartista colpisce anche un palo con un’altra conclusione da fuori, prestazione ai limiti della perfezione per lui. Il secondo tempo si conclude a reti inviolate, ma è ancora il City ad attaccare, l’Arsenal mette una pezza dove può. Finisce 0-3 per i Citizens ma il passivo poteva essere ben peggiore per i Gunners. Buone notizie per gli uomini di Guardiola che tornano ad essere dominanti, notte fonda per l’Arsenal.
BAGARRE CHAMPIONS
Il 4° posto occupato dal Chelsea è tutt’altro che solido. Con la sconfitta rimediata in casa col Bournemouth gli interrogativi sulla squadra di Lampard crescono. Quattro sconfitte nelle ultime cinque partite non sono sicuramente un rullino di marcia confrotante. In campionato i Blues balbettano non poco e dopo la sonora scoppola rimediata col Manchester United, ora arriva la sconfitta con una squadra ben più modesta, almeno sulla carta. Si perchè il Bournemouth non è sicuramente un top team e arrivava da un momento di pessima forma (5 sconfitte nelle ultime 5 di Premier). Il Chelsea produce occasioni ma la squadra di Howe sa chiudersi bene e ripartire snaturando il suo gioco normalmente offensivo. La tattica utilizzata dai rossoneri porta i suoi frutti con un gol in mischia a 5 minuti dalla fine che vale i tre punti. Piange la classifica dei Blues che sono quarti, ma hanno il fiato sul collo di Tottenham e Manchester United. Gli Spurs dello Special One non si fanno sfuggire la ghiotta occasione di rosicchiare punti utili a quello che è il loro obiettivo stagionale: la qualificazione alla massima competizione europea. Sembrava utopica l’idea quando il tecnico portoghese si è seduto sulla panchina precedentemente occupata da Pochettino, oggi invece è realtà. Anzi considerando le principali avversarie nella corsa ora paradossalmente il Tottneham è la più accreditata. Partono subito a mille i padroni di casa contro i temibili Wolves. Moura sblocca il risultato con una stupenda serpentina conclusa con un tiro fulmineo sotto la traversa. Il giocatore brasiliano è uno dei maggiori beneficiari della cura Mourinho, con il tecnico lusitano è tornato ai suoi, altissimi, livelli. Traorè, il migliore dei suoi, insidia Gazzaniga con le sue potenti conclusioni dalla distanza. Si assiste ad una partita nervosa (8 gialli) che gli Spurs dominano per larghi tratti colpendo anche un palo con Dier. Poco dopo però il giocatore maliano del Wolverhampton agguanta il pareggio con un missile da lontano. Sembra doversi concludere cosi il match quando il veterano Verthongen a tempo scaduto insacca di testa sugli sviluppi di un calcio d’angolo. La gioia è incontenibile per la squadra di Mourinho che sorpassa il Manchester United in classifica, posizionandosi al quinto posto. Serve una rete del classe 2001 Greenwood per sistemare un match che si stava mettendo malissimo per i Red Devils. La sqaudra di Solskjaer non va oltre all’1-1 contro l’Everton. Iniziano bene i Devils ma vanno svantaggio per una fortuita e sfortunata autorete di Lindelof su calcio d’angolo. Nella ripresa sono decisive le mosse dalla panchina. Solskjaer decide di sostituire Lingaard e James, facendo entrare Mata e soprattutto Greenwood. Proprio il giovane prodotto del vivaio del Manchester, autore di una doppietta in Europa League, trova a pochi minuti dalla fine la rete del provvidenziale pareggio dei suoi. Sorte inversa per Kean nell’Everton. Il giovane attacante italiano subentra a partita in corso ma viene sostituito dopo solo 19 minuti di utilizzo. Decisamente non è la stagione per il classe 2000 ex Juve, le sue sorti potrebbero cambiare però nel caso si ufficilizzasse l’arrivo di Carlo Ancelotti sulla panchina dei Toffees, rumor molto accreditato.
LE ALTRE
Prosegue il campionato da mille e una notte della matricola Sheffiled United. Le Blades stendono l’Aston Villa con una doppietta del centrocampista Fleck. Impressionante il cinismo degli uomini di Wilder che convertono in rete due dei tre tiri in porta. La stagione sensazionale contiuna centrando il sesto successo. La classifica parla chiaro, settimo posto a -1 dallo United, sognare in queste posizioni è un obbligo. Successo importantissimo del West Ham che sfugge dalle zone torride della classifica grazie ad una vittoria di misura contro il Southampton, agli Hammers basta una rete nel primo tempo di Haller. 1-1 in mezzo alla classifica tre Brighton e Crystal Palace. A Maupay risponde il talentuoso Zaha con una rete d’autore. Bene anche il Burnley che batte di misura il Crystal Palace grazie ad un gol di testa del gigante Wood.
(Fonte immagine in evidenza: profilo Twitter @LFC)