Quando le cose non vanno come previsto – Eastern Conference

Non siamo più nel range del “sorprendente” che può generare un upset del primo turno. Le “semis” cominciano a dare indicazioni piuttosto chiare sul futuro ormai prossimo al termine della stagione. Ma c’è sempre spazio per le”cose che non vanno come previsto”.

Boston Celtics (4) – Milwaukee Bucks (1) 1-1

Bill Simmons su Twitter ha descritto in maniera semplice, precisa e coincisa uno dei problemi (probabilmente il più grande) dei Celtics:

L’attacco si inceppa troppo spesso e le forzature di Irving non sono un’ancora di salvezza sufficiente a tenere a galla 16 possessi di aridità quasi totale. Coach Budenholzer non ha portato molti aggiustamenti al gameplan di Gara-1, forte del fatto che il 33% da fuori non rispecchiava i buoni tiri creati nonostante le difficoltà nel fare breccia tra le maglie dei Celtics. Stevens ha preparato benissimo questo aspetto, cucendo un “vestito” ad hoc sulle caratteristiche del 34 greco. Con Al Horford in prima linea, i Celtics hanno negato ogni possibile penetrazione partendo da un’attenzione quasi maniacale ai fulminei fastbreak in transizione negativa. In situazioni statiche, il greco ha cercato spesso di forzare i raddoppi dei Celtics ma Horford, così come Baynes e Theis, hanno retto egregiamente all’urto. Una difesa a zona di stile 3-2 con la prima linea piuttosto bassa (tra la punta e la linea del tiro libero) buona per togliere pace all’attacco e lavorare poi con pazienza e flessibilità sui vari sviluppi dell’azione. Chiaramente è un piano gara applicabile con un portatore di palla non in fiducia con i tiri da fuori (che Giannis ha infatti tentato come extrema ratio). Tendere a chiudere troppo il campo lascia accorciare in maniera allarmante la difesa sugli esterni  In particolare, le sofferenze di Antetokounmpo non si sono ripresentate stanotte, trovando i suoi spazi e coinvolgendo molto spesso i compagni. Da segnalare un Khris Middleton in formissima con un 7-10 dall’arco fondamentale per l’economia della partita. Ottima anche la difesa su Kyrie:

”They did a great job of switching tonight and forcing me left”

Irving è stato in Gara-1 il principale attore dell’attacco di Boston, assieme al coltellino svizzero XXL di nome Al Horford, portando a casa 26 punti e matchando il suo precedente career-high ai Playoffs di 11 assistenze. Stanotte un misero 4/18 dal campo e solo 4 assist. Dopo le prime 2 partite a Milwaukee, sta ai Celtics difendere un fattore campo meritato ma non certo in cassaforte.

Probablità upset: 50%

Toronto Raptors (2) – Philadelphia 76ers (3) 1-1

La prima partita è stava evidentemente dominata da una chirurgica Toronto nel sezionare e dividere la difesa dei Sixers. I raptors hanno sfruttato tutti i matchup favorevoli possibili (a cominciare da Leonard vs Butler) e trovando in JJ Redick la falla da picconare per far crollare la diga. Kawhi Leonard è stato a detta di tutti “spettacolare” in entrambi i lati del campo, come conferma il nuovo career-high di 45 punti raggiunto in Gara 1. Tremende difficoltà per Embiid, finito a marcare Gasol molto al di fuori della propria comfort zone e poco attivo in attacco. Brett Brown aveva promesso aggiustamenti per Gara 2, e così in parte è stato. Il più notevole è stato cambiare le marcature one-to-one. Gli accoppiamenti Lowry-Simmons, Redick-Green, Siakam-Harris, Embiid-Gasol e Butler-Leonard sono diventati Embiid-Siakam, Simmons-Leonard, Harris-Gasol e Butler-Lowry (con Redick ancora su Green). Harris ha sicuramente più confidenza nel difendere fuori dall’arco contro una “guardia oversize” come lo spagnolo, Siakam ha dovuto rinunciare a parte dell’efficienza del suo gioco interno contro Joel (sebbene in un paio di occasioni abbia tirato fuori un ball-handling da stropicciarsi gli occhi). Non sono stati certo prfetti ma sicuramente un buon passo avanti per il prosieguo della serie.

Ottime le uscite dalla panca per Greg Monroe e Tyler Ennis, vere sorprese di giornata per produzione offensiva. Da notare anche come Toronto sia passata da un già non eccezionale 33% da 3 ad un 27% piuttosto negativo, pur con molti tiri buoni costruiti. Per Philadelphia è una vittoria importantissima che permette di ribaltare il fattore campo, ma la serie sembra pendere ancora nettamente verso i canadesi. Comunque un 1-1 che permette di guadagnare tempo preziosissimo per Brett Brown e le soluzioni al rompicapo che Nick Nurse sta mettendo in piedi. Magari pescando ancora dalla panchina, perchè no.

Probabilità upset: 30%

 

 

SimoneS