Weekend di Serie A tanto focoso quanto ricco di polemiche. Dall'espulsione di Reijnders al contatto Douglas Luiz-Patric, passando per la rete annullata a Kabasele. La domenica di campionato, invece, ha destato alcuni clamori in seguito al contatto tra Politano e Anjorin e, soprattutto, allo scontro Cristante-Thuram che poteva costare il cartellino rosso al centrocampista di Juric. Nel corso di DAZN Serie A Show, nella serata di ieri sera, è intervenuto il designatore AIA Gianluca Rocchi, che, come da prassi, ha commentato solo gli episodi del sabato.
MILAN-UDINESE
REIJNDERS - “I parametri del DOGSO sono indiscutibili. Si incrociano le gambe, ci sentiamo di sostenere la decisione del campo. Il contatto è chiaro, di conseguenza è la soluzione più logica. Il giocatore dell’Udinese è in vantaggio”.
TOURÉ - “Sbagliata la decisione di non sanzionare. L’ammonizione qui è dovuta, è il classico step-on foot, oltre la misura. Il giocatore rischia di farsi del male da solo, ma non possiamo andare oltre. Il giallo manca al 100%”.
FUORIGIOCO - “Il giocatore seppur di pochissimo è in fuorigioco, poi crea un impatto chiaro ed è sanzionabile. L’arbitro è andato al
monitor per valutare un impatto reale o meno, siamo d’accordo tutti che lo sia. Il protocollo è stato rispettato perfettamente”.
JUVENTUS-LAZIO
DOUGLAS LUIZ - “Sicuramente non è fortuito, se fosse stato espulso non avremmo detto niente. Era successo simile in un Empoli-Juventus di qualche settimana fa. Capisco la difficoltà del VAR, non punisce il gesto ma va a osservare l’intensità. Capisco il non intervento del VAR, ma a noi questi comportamenti non piacciono. Non c'entra niente con lo spirito sportivo, lo dico alle società e ai calciatori. Sicuramente manca un giallo, ci fosse stato un rosso non mi sarei scandalizzato. Non è un intervento da VAR. Il non-intervento VAR nasce dalla mancanza di qualcos’altro di più importante, se fosse stato espulso in campo non avremmo battuto ciglio”.