Dossieraggio abusivo, sotto accusa la cessione della Salernitana: le ultime

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La Salernitana sta vivendo uno dei momenti più travagliati da quando si trova in Serie A. I risultati sono al di sotto delle aspettative con molte delusioni all’interno della società stessa. La squadra ha cambiato gestione più volte ma al momento senza i risultati sperati. Da quando, per esempio, Liverani siede su questa panchina sono arrivate due sconfitte e un pareggio: proprio quest’ultimo nel match di sabato contro l’Udinese.

SALERNITANA, DOSSIER ABUSIVI SOTTO INDAGINE: ECCO COSA SUCCEDE

In queste ore, però, a tener banco sono delle indagini che sta attuando la Procura di Perugia per quanto riguarda l’acquisto del club da parte di Iervolino. In modo particolare, il giudice antimafia, Antonio Laudati, e il luogotenente della Guardia di finanza, Pasquale Striano, sono indagati nell’inchiesta sul dossieraggio abusivo. Si tratta della vasta rete di accessi non autorizzati alle banche dati. Così, all’interno di questi affari, è finita dentro la Salernitana. Tra gli altri anche il nome del presidente della FIGC, Gabriele Gravina, e anche quello dell’ex co patron Marco Mezzaroma.

Secondo l’accusa, come riporta Salernitana news, Laudati e Striano avrebbero falsamente affermato che l’inizio delle indagini su Gravina derivasse dalla Procura di Salerno. Striano è indicato come l’esecutore materiale degli accessi non autorizzati e il redattore della bozza del documento inviato a Piazzale Clodio da Giovanni Melillo.

Laudati, invece, è considerato il mandante, l’ideatore e coordinatore delle operazioni, secondo quanto sostenuto dai magistrati di Perugia. Proprio a Perugia è già stato convocato come testimone Lotito, per cercare di fare chiarezza su questa situazione.

AntonioA