Tre cose da tener d’occhio in Milan-Juventus femminile

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Domenica, ore 15, si terrà forse la sfida più attesa dell’intero panorama calcistico femminile italiano. Il milan, attualmente secondo in classifica, ospiterà in un Brianteo gremito per l’occasione la Juventus, ad oggi prima e due volte campione uscente del campionato. Una sfida ricercata, voluta, arrivata forse anche un po’ presto. Una partita in cui si attesteranno i reali mezzi di entrambe le squadre. La Juventus è infatti chiamata ad una dimostrazione di forza, mentre il Milan deve obbligatoriamente vincere, per dare anch’essa uno scossone generale all’ambiente.

Nella consueta analisi del match, noi della redazione vi proponiamo tre punti cardine da non perdersi nell’arco della partita.

CHI IN DIFESA?

La Juventus arriva al match falcidiata dagli infortuni. Appurate le mancanze delle lungodegenti Cecilia Salvai e Barbara Bonansea, elementi imprescindibili della rosa e comunque tornate in gruppo nell’ultimo periodo, fanno riflettere gli infortuni in nazionale di Sara Gama e di Linda Sembrant. Per il capitano azzurro e bianconero si tratta di un problema al polpaccio destro, mentre per la svedese un piccolo infortunio sempre legato al polpaccio, ma questa volta sinistro. Le due giocatrici sino a questo momento non hanno saltato una sfida con il club, confermandosi forse come la miglior coppia centrale della competizione. Assenze di rilevante importanza, che vanno a sfaldare tutta l’economia della rosa. Seppur non certa una loro mancanza dal rettangolo di gioco, i recuperi del caso dovrebbero giungere in tempi record e si può facilmente denotare un forte pessimismo in casa Juventus.

A sostituire le due ragazze dovrebbero pensarci Michela Giordano e Michela Franco, a meno che Rita Guarino non decida di accentrare Lisa Boattin, inserendo in questo caso Vanessa Panzeri sull’out di sinistra. Sia la Franco che la Giordano sono giocatrici innegabilmente meno di spessore rispetto alle due centrali, giocatrici che non possono garantire un così alto rendimento. Franco, in due stagioni in maglia bianconera, ha disputato solamente tre presenze, non lasciando mai una reale impronta nei match. Classe ’92, si è ritrovata già nel club quando la dirigenza juventina decise di prelevare i diritti sportivi del Cuneo e non ha mai lasciato la squadra semplicemente perché ritenuta un buon gregario dalla dirigenza. La Giordano, invece, innegabilmente presenta qualità tecniche più alte, ma è una 2002. La giocatrice ha già esordito con la maglia della prima squadra, ma ad oggi è un faro difensivo della selezione primavera della Juventus. Anche lei decisamente una scelta di emergenza per quanto riguarda la titolarità.

GIACINTI ANCHE CON LE GRANDI?

La posizione di Valentina Giacinti potrebbe realmente essere fra le più imprevedibili del match. Innanzitutto bisogna affermare che l’attaccante milanista non è al top di tenuta fisica, problemi che per altro le hanno precluso di disputare la doppia gara della nazionale. Secondo indiscrezioni per il match di domenica Valentina dovrebbe pienamente recuperare dal fastidio fisico, tuttavia continua ad esserci un velo di incertezza. Inoltre la ragazza, complice anche un infortunio alla testa rimediato negli ultimi minuti contro il Tavagnacco, non segna da ormai tre sfide, decisamente troppe per un attaccante della sua caratura. A referto solamente le due reti contro Roma e Orobica rispettivamente siglate durante la prima e la seconda giornata di campionato. In seguito solo prestazioni opache del centravanti della nazionale.

In un match così atteso, di tale importanza mediatica, ci si aspetta dalla ragazza un rendimento consono alle proprie qualità. Il gioco di Maurizio Ganz si sviluppa su verticalizzazioni atte a liberare gli inserimenti offensivi di Valentina, ma decisamente la giocatrice deve offrire il suo contributo. Ad oggi le sue compagne non le hanno fatto mancare il proprio sostegno, compensando la mancanza con prestazioni di altissimo livello. Soprattutto l’esplosione di Deborah Salvatore Rinaldi ha coperto un po’ le difficoltà della Giacinti, che adesso, inevitabilmente, non si potrà nascondere. Già nella passata stagione la calciatrice ha testimoniato di poter far male alla Juventus, tramite una rete stilisticamente non ineccepibile, ma comunque fortemente ricercata dall’attaccante. Quest’anno dovrà dunque solamente ripetersi

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Fonte: canale Youtube ufficiale del Milan

IL CONFRONTO FRA I DUE TECNICI

Maurizio Ganz e Rita Guarino, sino ad oggi, hanno dimostrato di essere fra i tecnici maggiormente performanti dell’intero torneo. Se da una lato la Guarino rappresentava una notevole certezza, avendo già dimostrato le proprie qualità nel corso delle due precedenti stagioni, Ganz è una lieta sorpresa. L’ex centravanti di Milan e Fiorentina si è completamente inserito nel contesto femminile, testimoniando qualità di certo egregie. La squadra presenta un tipo di calcio estremamente fluido, con continue verticalizzazioni alla ricerca degli inserimenti della punta. Qualora essi comunque non ci fossero, si finisce perennemente sulle corsie laterali che, convergendo centralmente, favoriscono gli inserimenti delle mezz’ali della squadra. La squadra di Rita Guarino, invece, gioca ormai un calcio mnemonico. Il gruppo è più o meno il medesimo da due anni e la conoscenza reciproca è ai livelli massimi. Inoltre gli opportuni inserimenti nella rosa da parte della dirigenza, hanno portato in squadra calciatrici di livello molto alto, titolari inamovibili della rosa.

Fonte: pagina Instagram @a.c.milanfemminile

Le due individualità sono senza dubbio in grado di regalare eventuali sorprese anche a partita in corso. Emblematico per il Milan il derby di Milano, dove sul risultato di parità Ganz ha scelto di inserire la Rinaldi, arretrando conseguentemente Valentina Bergamaschi a terzino per fermare le velleità della Marinelli. Risultato: gol del definitivo 3-1 per la Rinaldi e una Marinelli completamente fermata dagli interventi della Bergamaschi. Guarino, invece, ha probabilmente la propria forza nella lunghezza della rosa. Giocatrici che unilateralmente potrebbero disimpegnarsi egregiamente in ogni compagine di Serie A, alla Juventus finiscono per faticare ad ottenere il posto. La concorrenza è spietata e, di conseguenza, i cambi a disposizione possono realmente cambiare l’assetto della gara.

 

Fonte immagine di copertina: pagina Instagram @a.c.milanfemminile