Cannavaro carica il gruppo prima del Napoli: "Esperienza emozionante per me, dobbiamo giocare senza paura"

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UDINESE CANNAVARO - Al via la 35ª giornata di Serie A, con le squadre che cercano gli ultimi punti per raggiungere i propri obiettivi. L'Udinese nel neo tecnico Fabio Cannavaro affronta un Napoli che ha bisogno di vincere, per sperare ancora nell'Europa. I bianconeri si trovano al momento al diciottesimo posto in classifica, in piena lotta salvezza: sono ben 6 le squadre in altrettanti punti, i margini di errore sono veramente pochi. Cannavaro è intervenuto in conferenza stampa per analizzare l'imminente match contro i partenopei.

BOLOGNA - “È essenziale mantenere le distanze adeguate nei reparti, con una precisione ancora maggiore rispetto a quanto dimostrato a Bologna, sia possedendo la palla che non. Affronteremo squadre determinate e dobbiamo essere aggressivi, poiché abbiamo le capacità per metterle in difficoltà”.

SINGOLI - “Sappiamo che Brenner ha guadagnato qualche minuto in più, Davis è un giocatore eccezionale, ma va gestito con attenzione. A volte durante la partita ci sono più situazioni da interpretare e bisogna trovare la soluzione giusta. Nonostante la classifica di quest'anno mostri il Napoli sotto il Bologna, analizzando le due fasi si nota che è una squadra con risorse significative a livello sia individuale che di squadra. Sono abili sia con la palla che senza, e ora hanno ritrovato un'organizzazione solida. Chiudono bene gli spazi e hanno giocatori di qualità anche in attacco. Inoltre, dobbiamo considerare che abbiamo diversi giocatori vicini alla squalifica per ammonizioni. Quando una stagione è complicata, è normale che si presentino anche problemi del genere”.

PRESSIONE - “Fin dall'inizio ho sottolineato l'importanza di eliminare la paura. Spesso si parte con un atteggiamento sconfitto, ma poi ci si gioca senza timore. Se vogliamo superare questa situazione fino alla fine, dobbiamo dare qualcosa in più. Abbiamo lavorato su entrambe le fasi del gioco perché vogliamo migliorare costantemente. Non possiamo diventare il Barcellona da un giorno all'altro, ma voglio vedere una squadra che corre compatta e determinata”.

PAURA - “Contro il Napoli, ci troviamo di fronte a un gioco che spinge la nostra squadra a restare bassa. Sto cercando di far capire ai ragazzi che possiamo restringere gli spazi, alzare la linea difensiva e spingere i nostri attaccanti più in avanti. Se continuiamo a recedere, rischiamo di rimanere troppo vicini al portiere avversario. È fondamentale anche esercitare un pressing anche nella metà campo avversaria, senza lasciarci condizionare dalla paura”.

NAPOLI - “Affrontare il Napoli sarà sicuramente un'esperienza emozionante per me, essendo napoletano e avendo iniziato là la mia carriera. Tuttavia, come allenatore dell'Udinese, ho un compito importante da svolgere. Anche qui, trovo molti napoletani tra il personale della società e lo staff, ma devo concentrarmi sul lavoro per il bene della squadra. Anche se resto sempre un appassionato e tifoso del Napoli, devo mantenere la lucidità e pensare al meglio per l'Udinese”.

SFORTUNA - “Nel calcio, le cose possono girare a nostro favore prima o poi, dipende solo da noi. Anche quando i giocatori avversari vanno a contrastare di testa, talvolta lo fanno solo per partecipare al gioco e non per arrecare danno. La buona sorte va cercata attivamente. A volte le situazioni nel calcio sono così, ma dobbiamo essere proattivi nel cercare queste opportunità. Un tiro che colpisce il palo e rimbalza dentro o fuori può cambiare il corso della stagione, ma dobbiamo anche considerare che il Bologna commette errori perché riusciamo a metterlo in difficoltà noi stessi”.