Sono ormai diversi anni che l’Academy del Manchester United sforna talenti incredibili. Basti pensare a Marcus Rashford che ha raccolto la pesante eredità di Wayne Rooney, indossando la casacca numero 10. Da qualche mese a questa parte un altro giovanissimo talento si sta ritagliando spazio all’interno della rosa dei Red Devils. Il suo nome è Anthony Elanga e questa è la sua storia.

NEL NOME DEL PADRE

Anthony David Junior Elanga nasce il 27 aprile del 2002 a Hyrule, un distretto fatto per lo più di case popolari, collocato a sud-ovest di Malmö. La famiglia di Anthony è svedese ma di origini camerunensi. Difatti il papà, Joseph Elanga, è un ex calciatore che ha giocato per dieci anni con la maglia del Malmö FF. Dopo altri cinque vissuti a Bellevuegården, a pochi passi dallo stadio del club, ha ottenuto la cittadinanza svedese.
Nel 2006 la famiglia Elanga si trasferisce a Borås ed Anthony, che ha solo quattro anni, entra a far parte del settore giovanile dell’IF Elfsborg. Papà Joseph, figura cruciale per la carriera del ragazzo, è stato un buon terzino, ma Anthony fin da subito sembra avere una smisurato talento con il pallone tra i piedi. Tant’è che nel 2013, insieme a mamma Daniella, anche lei ex-calciatrice dilettante in Camerun, e le due sorelle, Sandra e Chanelle, Elanga si reca a Manchester. In programma c’è il primo provino di Anthony.

UN PROVINO CHE CAMBIA LA VITA

L’appuntamento è con un rappresentate dell’Hyde FC che però non si presenta al centro sportivo. Elanga è spaesato, non sa cosa fare; un uomo di passaggio lo nota e chiede chi o cosa stia aspettando. Anthony gli spiega del provino saltato e l’uomo, per ripagare lo sforzo del viaggio fatto dal ragazzo, gli propone di allenarsi con la squadra locale di cui è allenatore. Difatti, il passante in questione si chiama Ian Folder e allena l’Hattersley FC. Per far brillare gli occhi a Folder, Elanga impiega pochi minuti di allenamento:

“ Dopo 10 minuti, ho presentato a sua madre i fogli da firmare.”

 

DAI CITIZENS…AI RED DEVILS

Elanga alla sua prima stagione in Inghilterra in maglia Hattersley impressiona tutti, collezionando 17 gol e 27 assist in 14 partite. Anthony è solo un bambino ma gli occhi degli scout dei grandi club di Premier League iniziano a posarsi sul piccolo talento svedese. Il Manchester City è tra i primi a muoversi. Sembra tutto fatto per il passaggio ai Citizens ma il padre di un compagno di squadra di Elanga, tale Martin Coyne, è uno scout del Man United e si inserisce nella trattativa. La scelta finale spetta al ragazzo che, senza troppe esitazioni, sceglie i Red Devils.
Il debutto con lo storico club inglese arriva a Maiorca, in un importante torneo giovanile. Anthony brilla.
In poco tempo Elanga diventa una piccola gemma da coltivare in casa United. Nel 2020 vince il Jimmy Murphy Player of the Year, assegnato al miglior giovane prospetto dei Red Devils. Un premio che sa di investitura, visto che ad averlo vinto figurano calciatori del calibro di Ryan Giggs, Paul Scholes e in tempi recenti Marcus Rashford.

IL DEBUTTO IN PRIMA SQUADRA

A maggio 2021, nel corso del match casalingo vinto dal Leicester, per Elanga arriva il grande esordio. Qualche giorno dopo, in casa del Wolverhampton, al 13’ del primo tempo insacca con un colpo di testa il primo sigillo tra i professionisti.
All’inizio della corrente stagione, oltre ad aver prolungato il proprio contratto fino al 2026, Anthony è stato promosso in pianta stabile in prima squadra. L’approdo, a fine novembre, di Ralf Rangnick sulla panchina del Manchester United, e le vicende extra-campo che hanno coinvolto Mason Greenwood, hanno permesso ad Elanga di collezionare cinque presenze in Premier League e segnare un gol nella vittoria per 3-1 contro il Brentford. Inoltre, è anche arrivato il debutto assoluto in Champions League.

TECNICA, RAPIDITÀ E DINAMICITÀ

Anthony Elanga è un giocatore dinamico, molto rapido e tecnico. Ha spiccate capacità di dribbling, in particolare in campo aperto, dove risulta molto difficile da arginare. È dotato di ottime abilità balistiche, anche per ciò che concerne i calci piazzati. Oltre a ciò, il classe 2002 risulta anche un ottimo colpitore di testa, grazie ad ottimi tempi d’inserimento in area di rigore.
La stazza fisica, con i suoi 178 cm, gli permette di proteggere senza troppi problemi la sfera dalle gambe degli avversari, facendo leva su arti inferiori molto sviluppati per un ragazzo così giovane.
Elanga, a soli 19 anni, possiede grande personalità, restando difficilmente fuori dalle fasi cruciali di una partita.
Gli aspetti su cui deve migliorare sono indubbiamente la freddezza sotto porta e la gestione delle energie. Per ciò che riguarda invece la collocazione tattica, lo svedese predilige occupare il ruolo di esterno offensivo sinistro, per potersi accentrare e calciare verso la porta con il piede forte, ovvero il destro. Può comunque agire sia da punta centrale che da esterno di destra.
Guardando a quanto fatto fin qui, Elanga sembra avere le potenzialità per poter diventare l’ennesimo gioiello in uscita dall’Academy dei Red Devils.

SCELTA NAZIONALE

Per ciò che riguarda la selezione nazionale per cui giocare, Elanga ha dovuto fare una scelta. Essendo munito di doppio passaporto, svedese e inglese, Anthony avrebbe potuto scegliere la federazione dei tre leoni. Così non è stato. Il talento classe 2002 ha preferito optare per la casacca della nazionale scandinava, convinto del percorso di crescita intrapreso dalla Svezia negli ultimi anni.
Nonostante non sia ancora arrivato l’esordio con la nazionale maggiore, Elanga sta facendo vedere grandi cose con la selezione under-21 svedese. In otto partite ha segnato ben sette gol.
Riguardo questo giovane prospetto occorre purtroppo citare uno spiacevole episodio che ha visto anche gli azzurrini di Paolo Nicolato tra i protagonisti. Difatti, dopo il pareggio per 1-1 tra Italia e Svezia, disputatosi a marzo 2021 presso lo stadio Brianteo di Monza e valevole per le qualificazioni ai prossimi campionati europei di categoria, la federazione svedese ha comunicato che qualche giocatore italiano avrebbe rivolto insulti razzisti ai danni di Elanga. Ricostruendo l’accaduto, in seguito alla rete del pareggio degli ospiti, gli animi in campo si erano accesi, con il classe 2002 furioso. La FIGC ha smentito, attraverso un duro comunicato, l’ipotesi che uno dei calciatori italiani possa aver offeso in modo razzista Elanga.

L’ENNESIMO GRAVE EPISODIO

Purtroppo, va riportato un altro recente episodio di razzismo che ha coinvolto Anthony Elanga. Pochi giorni fa, nel match riguardante il quarto turno di FA Cup, il Manchester United è stato eliminato ai calci di rigore dal Middlesbrough. Elanga ha fallito l’ultimo rigore di una lunga serie ed è stato preso di mira da insulti razzisti sui social media dopo la sconfitta. Nonostante sia arrivato il sostegno da parte di allenatore e compagni di squadra, episodi così gravi e tristi non dovrebbero mai avvenire, soprattutto nel caso di ragazzi così giovani e talentuosi come Anthony Elanga, a cui ci sentiamo di augurare il meglio per il continuo della propria carriera.