Clima teso ad Ascoli dopo la retrocessione in C: contestazione e scontri fuori dallo stadio

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Ieri sera l'Ascoli ha vissuto una delle pagine più tristi della propria storia calcistica. La vittoria al Cino e Lillo Del Duca contro il Pisa non è bastata alla compagine marchigiana per evitare la retrocessione in Serie C. Una condanna arrivata a seguito di un'annata complicata contrassegnata dai vari cambi in panchina che eppure non hanno sortito l'effetto sperato. Così a distanza di più di nove anni dall'ultima volta, i bianconeri sono sprofondati in Lega Pro. A poco sono servite le parole di speranza del presidente Neri che non sono riuscite a placare l'ira dei tifosi.

Gli ultras hanno manifestato il proprio dissenso, al termine della gara, fuori dall'impianto con l'esplosione di petardi, bombe carta e il getto di bottiglie e bulloni. È stato dunque necessario l'intervento della polizia in tenuta antisommossa per neutralizzare le fitte proteste, secondo quanto riporta Sportmediaset. Davvero un mesto epilogo per l'Ascoli da sempre uno dei club più rappresentativi del centro e del cuore dell'Italia. Solo qualche anno fa la formazione picena provava la scalata in Serie A tramite i playoff, mettendo in mostra baby gioielli in grado di attirare club di Serie A. Dopo un paio di anni sembra essersi capovolto il mondo per l'Ascoli che adesso dovrà vedere ripartire il proprio cammino dalla C.

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Scritto da

William Vitali