Oggi iniziamo con una lezione di glottologia: l’origine della parola “cesso”.
Parola considerata volgare, forte, indicante il bagno, la toilette. Però la parola “cesso” ha un’origine precisa: viene dal latino “Secessus” un posto ritirato, riparato. Perché un volta i bagni era sempre in posti più lottai e da lì la parola “ritirato” altro sinonimo.
berlusconi
L’ha usata ieri il presidente Berlusconi come risposta alle affermazioni – un po’ forti di Ivan Gazidis che, magari senza volerlo, ha concesso un titolo alle stampe del tipo “senza di noi, senza Elliott, il Milan sarebbe finito in Serie D”, la stesasa fine fatta da Fiorentina e Napoli. Questa affermazione è stata commentata da più parti e c’è chi ha detto: “É vero, senza il fondo Elliott il Milan non si sarebbe potuto iscrivere ai campionati“, qualcun altro invece dice – riportato da un quotidiano senza il virgolettato di Fassone – che vi erano 35 milioni di euro e ci si poteva iscrivere, altri dicono che no quei 35 milioni erano quelli di Elliott concessi per mancanza del fondo dei cinesi, altri dicono figurarsi se il Milan andava in Serie B: la situazione economica del Milan, seppur di debito alto, avrebbe permesso di iscriversi al campionato.
SENTENZA
Poi è arrivata come una sentenza l’affermazione di Berlusconi e stamani riportata da molti quotidiani. L’ha detta ieri, al termine della vittoriosa partita del Monza sull’Albinoleffe:
“Sono frasi che non si dovrebbero mai dire. Oppure se qualcuno la vuole dire si chiude al ‘cesso’ e la dice dopo aver chiuso la porta”.
Frase molto forte del presidente Berlusconi che ha anche aggiunto con una battuta:
“Se volete che il Milan torni ai grandi livelli, ebbene, ridatelo a Silvio Berlusconi“.
Dunque vedremo, il Milan ovviamente non commenta e viene ricordato che quando la Fininvest ha visto che vi era di mezzo il fondo Elliott avrebbe tirato un sospiro di sollievo. Ovviamente però queste discussioni e tali frasi forti sono delle ferite aperte per capire la situazione del Milan post Yong Hong Li. Però una frase che tutti hanno riportato, una frase che andava sottolineata.
REITERAZIONE
Sottolineo quella frase come ne sottolineo un’altra che a me non è piaciuta. Magari i signori delle due società che hanno presentato il rendering, cioè il progetto, di San Siro hanno indubbiamente mostrato idee interessanti e vi sono molte voci contrastanti (“Capisco, ma San Siro resta nei nostri cuori” parola di Berlusconi). Uno dei due, intervistato in merito ha dichiarato:
“San Siro, quando non c’è la partita, sembra una balena spiaggiata”.
Ecco, io mi permetto di dare un piccolo consiglio ai due se avessero intenzione di parlare ancora di San Siro: che vogliano portare avanti i progetti benissimo, che intendano mantenere il prato di San Siro è molto affascinante, che ci sia chi preferisce le guglie e chi i due anelli. Tutto bellissimo, però un piccolo consiglio: abbiano sempre – nonostante uno dei due vincerà – il massimo rispetto di San Siro. I tifosi possono capire le nuove esigenze, possono capire che si debba andare avanti con uno stadio di proprietà, però abbiano sempre massimo rispetto di San Siro e della nostra storia. San Siro non sarà mai una balena spiaggiata.
Fonte immagine di copertina: profilo IG @ACMilan