Il calciomercato invernale si è aperto e ha regalato un primo colpo di mercato quasi istantaneo: Francesco, in arte “Ciccio“, Caputo ha lasciato la Sampdoria ed è approdato per la seconda volta all’Empoli. Il ritorno in Toscana del bomber di Altamura ha subito prodotto i suoi frutti: gli azzurri hanno colto due punti in altrettante gare contro Udinese e Lazio in trasferta grazie all’impatto del numero 19 empolese, il quale si è subito presentato con un gol e un assist a referto. Meglio di così non poteva cominciare la seconda avventura di Caputo all’ombra del Castellani. A pensarlo e a dirlo ci ha pensato anche il suo procuratore, Gaetano Fedele. In ESCLUSIVA a Numero Diez, l’agente ha rivelato le tappe e le modalità che hanno ricondotto il centravanti pugliese ad Empoli. Di seguito, proponiamo il contenuto integrale dell’intervista.
Nelle ultime due partite di campionato – le prime della sua seconda esperienza empolese – Caputo ha messo a referto un assist e un gol. Come commenta questo secondo esordio del Suo assistito con la maglia della compagine toscana?
“Sicuramente è stato un inizio positivo. L’Empoli ha ottenuto due risultati importanti, quali sono i pareggi contro l’Udinese e la Lazio. Ha fatto due belle prestazioni, coronate anche con un gol decisivo all’Olimpico. Fortunatamente l’inizio è stato molto positivo ed era molto importante riuscire a integrarsi con una squadra, che stava andando bene. Onore a Ciccio, che si è calato nella realtà“.
Il fatto che sia partito molto bene con l’Empoli è dettato da una voglia particolare di tornare a essere protagonista con gli azzurri?
“Non credo che questo sia stato un fattore particolarmente scatenante. Sicuramente il momento positivo dell’Empoli lo ha aiutato, ma il suo rendimento va al di là delle volontà di Ciccio, che stava cercando una situazione un po’ diversa da quella delineatasi alla Sampdoria. Nella sponda blucerchiata di Genova c’era un po’ di difficoltà ed è innegabile. Pertanto, di comune accordo, si è deciso di intraprendere strade diverse“.
Com’è nata la trattativa tra Caputo e l’Empoli?
“La situazione si è venuta a creare nel momento in cui si era capito che la parentesi con la Sampdoria stava volgendo al termine; quindi si è fatto avanti l’Empoli. Ci è voluto un po’ di tempo per cercare di trovare le giuste misure; però, alla fine, quando c’è la volontà da tutte le parti, gli accordi si raggiungono con una certa rapidità“.
C’erano altri club interessati a Caputo?
“È stata una trattativa talmente rapida, quella avvenuta con l’Empoli, che non c’è stato neanche il momento di valutare altre opzioni. C’è stato qualche interessamento, ma il mercato era ancora chiuso“.
Quindi l’Empoli è stata l’unica vera opzione, che si è palesata per Caputo?
“Assolutamente no. L’Empoli è stata la prima ad essersi fiondata su Ciccio, che, inoltre, ha un bel rapporto con il ds Accardi e il presidente Corsi“.
A cosa è dovuto il suo addio alla Sampdoria? C’è stata qualche frizione tecnica sia con Giampaolo che con Stankovic o c’entrano le problematiche societarie del club genovese?
“Quello che posso dire è che era arrivato probabilmente il momento di attuare dei cambiamenti in casa Sampdoria, che si è separata da Ciccio in maniera consensuale. Si è ben pensato di prendere 3/4 giocatori e di sostituirli. Queste manovre fanno parte della logica di un club che non sta andando bene e che vede nel cambiamento della rosa un’inversione di tendenza. A fine campionato di vedrà chi avrà tratto dei vantaggi“.