Venerdì sera si è giocato il match tra Atalanta e Spezia, conclusosi con la vittoria dei bergamaschi per 3-1. Un risultato che nasconde un po’ le difficoltà degli uomini di Gasperini nel riuscire a sbloccare la partita, specialmente in un primo tempo gestito magistralmente dai ragazzi schierati da Vincenzo Italiano. Nelle difficoltà orobiche, però, ecco salire in cattedra un singolo su tutti: Mario Pašalić. Il centrocampista croato, dopo tante difficoltà passate in questa stagione a causa della pubalgia, è tornato ad essere decisivo con una doppietta, trovando il suo terzo e quarto gol in campionato.

Fonte: profilo Instagram @pasalicmario
TALENTO E DISCONTINUITÀ
Scovato dal Chelsea tra le fila dell’Hajduk Spalato, Mario Pašalić comincia il valzer di prestiti che spesso interessa i vari talenti dei Blues, prima all’Elche, poi al Monaco. Nell’estate del 2016 ecco l’ennesimo prestito, questa volta in un Milan che cerca forze per risollevarsi in uno dei momenti più difficili della propria storia. Il ventunenne croato assaggia il campionato italiano, trovando spazio e diventando un titolare nello scacchiere di Vincenzo Montella nonostante la giovane età. 5 reti in campionato non bastano per rimanere in pianta stabile nella rosa del Chelsea; così, dopo un prolungamento di contratto, arriva un altro prestito ai russi dello Spartak Mosca, reduci dalla vittoria del campionato sotto la guida di Massimo Carrera. Un’altra stagione sui livelli della precedente, ma il risultato è sempre lo stesso: ritorno al Chelsea in attesa di un nuovo prestito.
Nel frattempo l’Atalanta di Gasperini si è confermata una formazione di grande livello e parteciperà per il secondo anno successivo all’Europa League. Per allungare la rosa e sostituire il partente Cristante, viene acquisito in prestito con diritto di riscatto proprio Mario Pašalić, utilissimo nella visione di Gasperini anche per la sua adattabilità in campo.

Pašalić in azione con la maglia dello Spartak Mosca (Fonte: profilo Instagram @pasalicmario)
L’AFFERMAZIONE BERGAMASCA
Nella prima stagione, il croato diventa subito una pedina importante per l’allenatore. Gasperini ha bisogno di diverso tempo per far capire ai nuovi acquisti cosa cerca da loro, cercando di inserirli gradualmente nei meccanismi di squadra. Pašalić trova subito il gol all’esordio in campionato nella vittoria sul Frosinone per 4-0 e con il tempo certifica il suo status di jolly offensivo. Trova più continuità in zona gol nella seconda parte di stagione e con 8 gol e 6 assist in 42 uscite tra tutte le competizioni chiude positivamente il suo primo anno in maglia nerazzurra. Il Gasp schiera Pašalić in base alle diverse partite e a come intende interpretarle. Sfrutta la capacità del croato di ricoprire ottimamente sia la posizione di centrocampista centrale che quella di trequartista.
La stagione della vera e propria esplosione di Pašalić, però, è quella interrotta dalla pandemia di Covid-19. L’Atalanta, infatti, dopo il mancato riscatto, decide di richiederlo in prestito al Chelsea per una seconda stagione. Gli orobici hanno ancora più bisogno di lui, dovendo competere in Champions League per la prima volta nella loro storia. Alla seconda stagione di fila nella stessa formazione, finalmente Pašalić trova la continuità che non aveva mai avuto nella sua carriera e la migliore annata di sempre: 12 gol e 7 assist in 45 partite. Sono ben 9 le marcature in Serie A (con una tripletta realizzata a luglio contro il Brescia), dove stupisce tutti soprattutto per la grande capacità di inserimento negli spazi creati dagli attaccanti.

L’esultanza dopo il primo gol in campionato in maglia Atalanta (Fonte: profilo Instagram @pasalicmario)
PRESENTE E FUTURO
L’annata da urlo porta l’Atalanta a riscattarlo definitivamente per 15 milioni di euro, rendendolo ufficialmente un pilastro nerazzurro. Dopo un buon inizio di stagione, però, Pašalić inizia a soffrire di pubalgia e salta ben 16 partite tra campionato, Champions League e Coppa Italia. Gasperini lo aspetta, centellina i minuti e inizia a reinserirlo nelle rotazioni di squadra, pur potendo contare su una grande varietà di soluzioni. E con lo Spezia ecco i risultati cercati. In una partita complicata Pašalić sblocca il risultato e chiude i conti, prima del gol della bandiera dell’ex Piccoli.
Gasperini potrebbe aver ritrovato un altro uomo fondamentale per le gestione di questa parte finale di stagione, che vede l’Atalanta ancora pienamente in lotta su tre fronti. In campionato è in piena corsa per l’obiettivo Champions League. Nella massima competizione europea bisogna ribaltare il Real Madrid, un’impresa complicata ma non impossibile. E poi c’è la finale di Coppa Italia, che potrebbe portare il primo trofeo di queste stagioni straordinarie a Bergamo. Anche grazie al contributo decisivo di Mario Pašalić.

Fonte: profilo Instagram @pasalicmario