Il Galles conclude la seconda Coppa del Mondo della sua storia in maniera insufficiente, ma facciamo un passo indietro. Il primo Mondiale nella storia della Fifa ad essere disputato in inverno è volato via. È volato via anche un altro Mondiale, il secondo consecutivo, senza l’Italia, senza i colori del nostro paese e senza le storiche rivalità con le altre Nazionali. Ma in fin dei conti è giunta al termine una Coppa del Mondo entusiasmante, ricca di sorprese e con alcune novità come quella sperimentata per il tempo effettivo. Dagli eccessivi minuti di recupero concessi durante la manifestazione, infatti, fino ad arrivare a risultati roboanti come il sette a zero della Spagna ai danni della Costa Rica.
Ci si potrebbe soffermare anche sul miracolo realizzato da Regragui portando il Marocco in semifinale, ma questa volta andremo a fondo analizzando il percorso di un’altra formazione. No, non stiamo parlando dei campionissimi dell’Argentina. Sarà il Galles di Bale e Ramsey, infatti, ad andare sotto la lente d’ingrandimento. Una squadra che si è presentata in Qatar in punta di piedi e dal quale è uscita in altrettanto modo. Insomma, non un Mondiale indimenticabile.
ULTIMO POSTO NEL GIRONE: CI SI ASPETTAVA DI PIÙ?
Come accennato, il voto complessivo dato agli uomini di Robert Page è pari a 4. Una valutazione, tuttavia, generosa che incoraggia gli stessi a fare di più nelle prossime competizioni. Ma andiamo a ritroso, al Gruppo E delle qualificazioni al Mondiale, dove il Galles è uscito indenne dietro al Belgio. Oltre ai ragazzi dell’ormai ex Roberto Martinez, contro i quali è arrivato solamente un punto in due partite, il capitano Gareth Bale e i suoi hanno avuto la meglio su Repubblica Ceca, Estonia, e Bielorussia.
Ma a Qatar 2022 le prestazioni dei gallesi non hanno portato gli stessi frutti. Sicuramente il livello tecnico-tattico delle squadre avversarie è aumentato e, a fronte di ciò, l’economia del piazzamento finale ha subìto una variazione. Il Galles ha infatti dimostrato di avere delle difficoltà sul piano di gioco, spesso annullato dalle rivali del Gruppo B. Inghilterra, Stati Uniti e Iran hanno surclassato la Nazionale nordeuropea consentendo loro di registrare un solo punto in tre partite disputate. Preoccupante, quindi, anche il dato delle reti subite e quelle segnate: rispettivamente sei e una. Ultimo posto meritato? Pienamente.
ANCHE BALE E RAMSEY NELL’OMBRA
Come da copione, tutte la Nazionali vantano uno o più giocatori maggiormente talentuosi o carismatici all’interno della rosa. Nel caso del Galles, infatti, le speranze di accedere alla fase successiva del Mondiale erano state riposte in Aaron Ramsey e Gareth Bale. Entrambi rappresentano i fari della formazione allenata da Page e ciò è anche plausibile. Il centrocampista del Nizza e l’attaccante del Los Angeles sono infatti i due giocatori che in carriera hanno vinto più di tutti e giocato partite definibili “non per deboli di cuori”. Ma durante la partecipazione all’ultima Coppa del Mondo molto di tutto questo non ha saputo aiutare la Nazionale.
L’ex juventino ha vagato inesorabilmente per i campi da calcio del paese senza, però, trovare una sua dimensione. La condizione fisica del 31enne è ormai un mistero per tutti e questo potrebbe influire sulle prossime convocazioni del Galles. Per quanto riguarda Bale, invece, l’impressione è che non ritornerà mai più ai livelli di Tottenham e Real Madrid. È vero che anche lui ha intrapreso il sentiero che porta alla fine della carriera, ma è anche vero che l’intera Nazione si aspettava di più dal suo numero 11. Oltre al rigore trasformato contro gli Stati Uniti non è riuscito ad incidere particolarmente.
È LA FINE DEI GIOCHI?
E pensare che questa sia stata la sua ultima apparizione (insieme a Ramsey) con la maglia del Galles può fare male. Ma niente è ancora scritto, in occasione dei prossimi impegni entrambi verranno valutati attentamente e solo allora verrà presa una decisione. Ciò che resta, però, è il brutto Mondiale disputato dalla rosa di Robert Page, ormai sulla panchina dal 2020 e ora a rischio esonero.