Meret dopo Torino-Napoli: “Qui c’è grande fiducia e fame di vittoria”

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Prosegue il cammino del Napoli verso l’obiettivo Scudetto. I partenopei, dopo aver maramaldeggiato in Champions League contro l’Eintracht Francoforte, hanno sconfitto il Torino di Juric in campionato: all’Olimpico Grande Torino, termina 0-4 in favore della squadra di Spalletti. Decidono la gara la doppietta di Osimhen, giunto a quota 21 centri stagionali in Serie A,  la rete di Kvaratskhelia ed il secondo sigillo (il primo era arrivato in UCL contro i Rangers) in maglia azzurra di Ndombelè.

Al termine della gara, Alex Meret ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di DAZN. Molti i temi toccati: dal percorso in campionato e l’obiettivo Scudetto, passando per la sosta nazionali fino ad un pensiero relativo al clima all’interno dello spogliatoio del Napoli.

Queste le parole del classe 97′:

SOSTA E GARA CON IL MILAN– “Al rientro dalla sosta ci sarà questa sfida importante, contro i campioni d’Italia, sarà un anticipo di ciò che vivremo in Champions League. Noi dobbiamo giocare sempre con questa intensità, con questa voglia di aiutarci a vicenda”.

CLIMA NELLO SPOGLIATOIO“C’è grande consapevolezza nei nostri mezzi, grande fame e voglia di vincere. Anche al 90′ si rincorre l’avversario e si va a pressare. C’è una fiducia davvero alta per il percorso che stiamo facendo. Sappiamo che con la vittoria di oggi ci avviciniamo davvero tanto al nostro obiettivo, per gli scontri diretti che ci saranno e i risultati che ci sono stati”.

PARATA SU RICCI– “Il tiro di Ricci era molto insidioso, è passato in mezzo a tanti difensori, ma non abbiamo preso gol e siamo rimasti sempre concentrati. E’ una vittoria meritata e voluta fortemente.  Non dobbiamo però abbassare la guardia, continuiamo così”.

CICLO NAPOLI– “Siamo un gruppo di tanti giovani e stiamo facendo esperienza. Io lo spero. Quest’anno è molto positivo, spero che pure i prossimi possano esserlo. Napoli è una città che vive di calcio e si merita questi risultati”.

 

 

 

 

CosimoC
Scritto da

Cosimo Fratoni