Dopo la sconfitta contro il Cerignola e le susseguenti dimissioni di Alberto Colombo, è tempo di rivoluzioni in casa Pescara. L’arrivo di Zeman, alla sua terza esperienza in terra abruzzese, inizia subito con una sfida difficile contro la Juve Stabia. Per l’occasione sono tanti i cambi nella formazione pescarese, attuati da Zeman. Il primo riguarda il rientro di Plizzari dopo la squalifica. Dal 4-2-3-1 classico si passa all’amato 4-3-3 di Zeman, con Milani al posto di Crescenzi sulla sinistra e Palmiero in mezzo al campo con Aloi e Mora. Lescano occupa il ruolo di centravanti, con Merola e Desogus sugli esterni. Solo panchina per Rafia.
PESCARA-JUVE STABIA: IL RESOCONTO DELLA PARTITA
Un Pescara che arriva a questa partita alla ricerca di punti importanti, con il Foggia che si è rifatto sotto dopo la sconfitta in terra pugliese. Dopo appena 3 minuti arriva però l’ammonizione per Boben, con i biancazzurri che partono comunque subito forte, con Merola che va vicino al vantaggio dopo appena 10 minuti. Gli uomini di Zeman sembrano però più sul pezzo, con un Aloi ispiratissimo nella posizione di mezzala. Al 21′ gli ospiti però si fanno pericolosissimi con un tiro dal limite dopo un pasticcio della difesa pescarese.
Il Pescara ci prova, molto più propositivo rispetto alle ultime uscite. Al 31′ arriva anche un’ammonizione per gli ospiti, con Altobelli che atterra Palmiero a centrocampo. Al minuto 35 arriva la prima vera occasione da gol: Desogus servito da un ottimo lancio di Aloi cerca il destro a giro sfiorando l’incrocio dei pali.
Sul finale di primo tempo arriva lo squillo decisivo: Mora si inserisce sul fondo e con un cross perfetto pesca Lescano che fa 1 a 0 per gli uomini di casa. L’ultima azione del primo tempo è firmata Merola: lancio addomesticato alla grande sulla destra, tunnel di tacco per liberarsi del difensore arrivando a tu per tu con Russo, facendosi però ipnotizzare dall’estremo difensore campano.
IL RACCONTO DEL SECONDO TEMPO
Nella ripresa inizio sprint del Pescara: dopo neanche 30 secondi giocata super del giocatore cresciuto nelle giovanili dell’Inter, pallone ancora una volta perfetto su Lescano che fredda Russo per la seconda volta e fissa il risultato sul 2 a 0. Il raddoppio in apertura costringe gli ospiti a scoprirsi di più e gli spazi aumentano. La Juve Stabia comunque resta in partita e prova in qualche modo a scardinare la difesa biancazzurra, ma l’occasione migliore arriva al 17′ del secondo tempo: Desogus appoggia per il rimorchio Palmiero che arriva alla conclusione dal limite sfiorando il palo alla destra del portiere.
Al minuto 68 Merola lanciato da Aloi lascia sul posto il diretto avversario e ancora a tu per tu con Russo manca la mira tirando largo. Gol mangiato, gol subito: ripartenza degli ospiti con Silipo che col sinistro trafigge Plizzari per il gol che riapre la partita a 20 minuti dal termine. Partita che si infiamma: nel giro di tre minuti il Pescara si divora due gol e addirittura subisce la rete del 2 a 2 in contropiede, con Zigoni che ribadisce in porta dopo il miracolo del portiere biancazzurro.
Una partita che sembrava ormai messa sui binari giusti, all’improvviso rimessa in parità da un uno-due ospite nel giro di appena cinque minuti. All’82’ gli ospiti vanno addirittura vicinissimi al gol del vantaggio, con Pandolfi che in contropiede lascia partire un bolide che sbatte contro l’incrocio dei pali. Il Pescara si riversa nella metà campo offensiva cecando di trovare il gol del 3 a 2: al 91′ su calcio d’angolo gli uomini di casa bucano Russo ma il guardalinee annulla tutto per una posizione di fuorigioco.
Zeman, quindi, non riesce a riportare i tre punti a Pescara, nonostante un’ottima prestazione nei primi 65 minuti di gioco. La Juve Stabia riesce comunque a portarsi a casa un punto preziosissimo, visto come si era messa la partita. Finisce dunque 2 a 2, la maledizione dell’Adriatico continua.