A pochi minuti dall'inizio della gara casalinga contro il Bologna, il tecnico del Torino Ivan Juric e il laterale granata Mergim Vojvoda hanno parlato ai microfoni di Sky Sport. Il 29enne kosovaro si è soffermato sul significato storico della gara di questa sera, a 75 anni esatti dalla tragedia di Superga del 4 maggio 1949, e in memoria del quale oggi i granata scenderanno in campo anche con una maglia dedicata all'anniversario. Il tecnico, invece, si è concentrato soprattutto sulla gara contro i rossoblù di Thiago Motta. Entrambi i tesserati del Torino, però, sono tornati sulle poco positive prestazioni dell'ultimo periodo che hanno spezzato i sogni di un ritorno in Europa dei granata.
LE DICHIARAZIONI DI JURIC
SOGNO EUROPA - "Ci dispiace perché ci tenevamo tanto. Ci sono state partite andate molto male, c'è delusione ma non frustrazione. Oggi giochiamo contro una grande squadra e abbiamo l'occasione di fare bene".
COMPLIMENTI AL BOLOGNA - "La sintonia fra i giocatori è fantastica, il Bologna mi piace tanto. Differenze con il Torino? Faccio fatica. Tatticamente ci sono cose simili e altre molto diverse, di certo loro hanno trovato una sintonia fantastica che è anche bella da vedere".
RICCI E ILIC - "Un rimpianto abbiano giocato poco insieme? Rimpianto no, stanno facendo il loro percorso. Se continueranno a lavorare forte sono convinto che faranno una grande carriera".
LE DICHIARAZIONI DI VOJVODA
MAGLIA COMMEMORATIVA - "Vuol dire tanto per noi, è un ricordo al Grande Torino, una squadra che ha dato tanto. Hanno lasciato una legacy incredibile, per noi è un orgoglio indossare questa maglia. Vogliamo far bene per loro, perché è qualcosa di incredibile e spero di poter fare un bel regalo ai tifosi".
SCONFITTA CON L'EMPOLI - "Noi abbiamo sempre guardato partita dopo partita. Purtroppo alcune gare come quella o contro il Frosinone avremmo dovuto vincerle. Non farlo ci ha fatto calare. È un peccato, perché abbiamo la squadra per fare bene e per arrivare più avanti. Ora cercheremo di far bene queste quattro partite. Ancora non è finita, ma certamente avremmo dovuto fare meglio prima".